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Avanzo di quasi 3 miliardi per la Confederazione

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Questo contenuto è stato pubblicato il 14 febbraio 2018
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 14.2.2018)

Contrariamente alle previsioni i conti della Confederazione si sono chiusi alla fine di dicembre con un avanzo di 2,8 miliardi di franchi al posto di un deficit stimato di 250 milioni.

Ma in realtà l’eccedenza sarebbe addirittura di 4,8 miliardi dal momento che per la prima volta sono stati accantonati 2 miliardi in vista dei futuri rimborsi per le trattenute fiscali.

A incidere maggiormente sul miglioramento delle previsioni è stato l’andamento delle imposte preventive (+32,4%) che sono progredite soprattutto a causa dei generosi dividendi e, come detto, dell’importante quota degli anticipi d’imposta che saranno rimborsati dallo Stato nei prossimi tre anni.  

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In proposito il direttore dell'Amministrazione federale delle finanze Serge Gaillard ha precisato che non c’è stata nessuna manipolazione dei dati ma il divario contabile è dovuto ad "accantonamenti prudenti calcolati sulla base delle istanze ricevute dall'Amministrazione federale delle contribuzioni".

Spese cresciute ma meno del previsto

Ma vi sono anche altri fattori che hanno contribuito al miglioramento dei conti: l’evoluzione dell'imposta federale diretta (+0,8 miliardi) compensata in parte dall’IVA (inferiore al preventivo di 0,4 miliardi) e i ricavi straordinari ottenuti dalle multe inflitte dalla Commissione della concorrenza COMCO (99 milioni) e dalla liquidazione dell’ex compagnia di bandiera Swissair (78 milioni).

Sul fronte delle uscite - cresciute di 1,3 miliardi a 65,3 miliardi (+2,0%) - sono da registrare le minori spese rispetto alle stime nell’ambito della previdenza sociale (-333 milioni), del traffico (-155 milioni) e della formazione e ricerca (-111 milioni).

Le tasse di bollo sulle transazioni finanziarie sono cresciute del 20,5% nel 2017 rispetto al consuntivo dell'anno precedente. Ma il governo federale ha manifestato in dicembre l’intenzione di abolirle dopo che l’Unione europea ha limitato l'equivalenza normativa della Borsa svizzera alle altre piazze europee a un solo anno.

Avanzi anche nei prossimi anni

Anche per i prossimi anni il Consiglio federale, che ha aggiornato il piano finanziario 2019-20121, prevede avanzi superiori al miliardo (1,9 nel 2021). Anche in questo caso vengono migliorate le stime sui ricavi d’imposta (preventiva, diretta e IVA) ma il governo ha invitato alla prudenza poiché il quadro generale, ha evidenziato il ministro delle finanze Ueli Maurer, potrebbe peggiorare dal 2021.

Da parte sua il Partito socialista in una nota ha aspramente criticato l’odierna presentazione del consuntivo federale (“Maurer non ha il controllo delle sue finanze”) chiedendo che l’avanzo non venga utilizzato per ridurre il debito pubblico ma per investimenti, mentre il Partito popolare democratico ha chiesto un dibattito parlamentare su questi temi.

 

 

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