Immigrazione illegale: la Germania prevede controlli fissi al confine con la Svizzera
Berlino ha notificato a Bruxelles che intende introdurre controlli fissi alle frontiere con Svizzera, Cechia e Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
La misura, che richiede l’approvazione dell’Unione Europea, è voluta per far fronte al forte afflusso di persone che entrano illegalmente in Germania.
“La ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser ha notificato oggi alla Commissione europea i controlli temporanei alle frontiere con la Polonia, la Repubblica Ceca e la Svizzera”, ha annunciato lunedì Berlino in un comunicato.
Finora la Germania, meta privilegiata delle persone migranti provenienti in particolare da Siria e Afghanistan, aveva effettuato controlli fissi solo al confine con l’Austria. Questa misura eccezionale era stata introdotta sulla scia della crisi migratoria del 2015/16.
Per quanto riguarda i controlli alle frontiere con la Polonia, la Repubblica Ceca e la Svizzera, la notifica si applica da lunedì per dieci giorni e può essere prorogata per due mesi, ha indicato il ministero dell’interno.
Per quanto riguarda l’Austria, la Germania ha esteso la notifica per sei mesi a partire dal 12 novembre.
Tra gennaio e l’inizio di ottobre, la polizia tedesca ha contato circa 98’000 arrivi illegali in Germania, una cifra superiore a quella dell’intero 2022 (92’000).
L’idea era nell’aria da tempo, ma il ministero dell’interno tedesco l’aveva respinta per l’impatto sulle persone che si recano a lavorare oltre frontiere e sul commercio. Una simile misura rallenta notevolmente il traffico e crea ingorghi.
Nancy Faeser “ha assicurato a Elisabeth Baume-Schneider [la ministra svizzera responsabile del dossier, ndr] che il traffico di confine sarebbe stato ostacolato il meno possibile”, ha dichiarato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) all’agenzia stampa Keystone-ATS.
Elisabeth Baume-Schneider e Nancy Faeser hanno concordato lunedì di rafforzare la “proficua collaborazione” tra i due Paesi nell’ambito del piano d’azione da attuare nel 2022, che prevede pattugliamenti congiunti e un migliore scambio di informazioni per frenare la migrazione secondaria, ha dichiarato il DFGP. Ciò avverrà in stretta collaborazione con le forze di confine di entrambi i Paesi.
Nell’adottare queste misure, la Germania si basa su un articolo del regolamento Schengen che consente di introdurre controlli alle frontiere interne per un periodo limitato in caso di “grave minaccia all’ordine pubblico o alla sicurezza interna”.
In risposta all’afflusso di migranti degli ultimi mesi, all’inizio di ottobre Berlino ha intensificato i controlli mobili alla frontiera orientale e ha previsto di intensificare i pattugliamenti congiunti con Polonia e Repubblica Ceca.
Nelle ultime settimane, la Polonia, insieme alla Repubblica Ceca e all’Austria, ha intensificato i controlli al confine con un altro vicino, la Slovacchia.
Capacità di accoglienza al limite
L’aumento degli arrivi illegali sta suscitando un acceso dibattito in Germania, la cui capacità di accoglienza si sta esaurendo.
I comuni e le regioni del Paese, che dal febbraio 2022 hanno assorbito anche l’arrivo di un milione di rifugiati ucraini, affermano di essere al limite delle loro capacità.
La situazione sta avvantaggiando l’estrema destra, che una settimana fa ha ottenuto risultati record in due elezioni regionali.
Il cancelliere Olaf Scholz ha recentemente ribadito che “il numero di persone che attualmente arrivano da noi è troppo alto”, presentando misure per accelerare l’espulsione delle persone a cui è stato negato l’asilo.
Donald Trump al WEF di Davos: “È iniziata l’età dell’oro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l'età dell'oro". Lo ha detto il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in videocollegamento con il Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
“La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera, stretta tra UE e USA, si trova "in una fase critica" riguardo alla tassazione delle imprese, ha dichiarato giovedì al WEF di Davos Karin Keller-Sutter. Bruxelles continua a esercitare "pressioni finanziarie" su Berna mentre Washington non sta alle regole.
Ginevra pensa alla cassa malati pubblica con premi del 20% inferiori
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se ne discute spesso in Ticino, ma Ginevra intanto fa sul serio: una cassa malati unica collegata a una rete sanitaria integrata potrebbe arrivare a ridurre i premi del 20%.
Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF).
Negli ospedali svizzeri ci sono gravi lacune nella sicurezza dei sistemi d’informazione clinica
Questo contenuto è stato pubblicato al
I sistemi d'informazione clinica (SIC) di diversi ospedali svizzeri presentano gravi lacune nella sicurezza. In tre dei sistemi analizzati dall'Istituto nazionale di test per la cibersicurezza (NTC) sono state individuate più di 40 vulnerabilità da moderate a gravi.
Settimane bianche più care, case vacanza e impianti costano di più
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le settimane bianche si stanno facendo più care in Svizzera: i prezzi delle case di vacanza e degli impianti di risalita sono infatti aumentati fortemente, rivela un'analisi pubblicata oggi dal portale di confronti internet Comparis.
Javier Milei al WEF: anche a Davos viene promossa la “sinistra agenda woke”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Forum come questo sono stati protagonisti e promotori della sinistra agenda woke che sta facendo così tanti danni al mondo occidentale". Lo ha detto il presidente argentino Javier Milei nel suo intervento odierno al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).
In Svizzera gli stipendi dirigenziali sono più alti nella finanza e nelle risorse umane
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il settore finanziario continua a pagare gli stipendi più alti per i manager, seguito a ruota da quello delle risorse umane.
WEF, Ignazio Cassis alla Siria: “Per ora non ci sarà un allentamento delle sanzioni”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato oggi a margine del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) il ministro degli esteri del governo di transizione siriano, Asaad Hassan al-Shaybani.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Migrazione, “qualcosa deve cambiare”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento elvetico vuole evitare la migrazione secondaria, mentre a Bruxelles si discute su un nuovo Patto sull'immigrazione e l'asilo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.