Per i Giovani liberali radicali svizzeri (GLR) la ricorrenza del primo maggio andrebbe abolita quale giorno festivo: non ci sarebbe nulla da festeggiare e l'astensione dal lavoro porterebbe a una perdita di benessere.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
In un comunicato dei Giovani liberali radicali svizzeri, pubblicato proprio il primo maggio, si sostiene che “anno dopo anno, la sinistra e i sindacati marciano per le strade per celebrare il primo maggio: questo non solo provoca molto caos e danni alle proprietà, ma è sbagliato anche in termini di contenuti”.
Il primo maggio è un giorno festivo ufficiale solo nei Cantoni Zurigo, Basilea, Turgovia, Sciaffusa e Ticino. Secondo i giovani PLR però da un lato “non c’è nulla da festeggiare per la popolazione attiva, a causa delle sempre più massicce intromissioni del legislatore nella libertà economica”. Dall’altro “una perdita di prosperità viene accettata come risultato della festività”.
“È inaccettabile che la sinistra promuova il suo programma politico a spese della comunità, cosa che risulta negativa anche per la popolazione che lavora”, afferma il presidente GLR Jonas Lüthy, citato nella nota.
Ad esempio, l’Unione sindacale svizzera (USS) nel suo appello per la giornata odierna si batte per l’iniziativa del PS sui premi delle casse malati. Iniziativa che – secondo i giovani radicali – si tradurrebbe in costi supplementari per la Confederazione e in un aumento dell’IVA fino a 2,3 punti percentuali, cosa che graverebbe proprio sui lavoratori.
Secondo i GLR per contribuire concretamente al miglioramento della situazione economica dei lavoratori è giunto invece il momento di ridurre il peso di tasse e imposte. “Occorre migliorare le condizioni quadro della piazza economica svizzera e promuovere l’imprenditorialità”, conclude l’associazione giovanile del partito di guidato da Thierry Burkart.
Festa a livello nazionale
Sempre oggi il sindacato Syna ha lanciato una petizione per rendere il Primo Maggio un giorno festivo a livello nazionale quale “segno di gratitudine verso tutte le lavoratrici e i lavoratori”.
Il Primo maggio come giorno festivo supplementare da trascorrere con le proprie famiglie rappresenterebbe un segno di gratitudine da parte dei datori di lavoro e spronerebbe noi, in qualità di sindacato, “a impegnarci maggiormente per creare buone condizioni quadro per i dipendenti”.
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