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Il Governo svizzero vuole un servizio militare più flessibile

militari in fila
L'esercito svizzero conta attualmente circa 150'000 effettivi. © Keystone / Christian Beutler

L'esercito deve essere più flessibile per rispondere ai bisogni di chi presta servizio militare e a seconda delle esigenze delle diverse unità.

In futuro le scuole reclute potrebbero durare meno delle 18 settimane attualmente previste. È uno dei punti contenuti nelle modifiche alla legge militare, all’organizzazione dell’esercito e ad altre base legali presentate mercoledì dal Consiglio federale e sottoposte a procedura di consultazione fino all’8 marzo 2024.

Oltre a una durata inferiore della scuola reclute, che potrà essere adattata alle esigenze dei diversi corpi, il progetto prevede anche che i giorni di servizio d’istruzione residui possano essere assolti in modo più flessibile. La durata complessiva (245 giorni) per un soldato semplice rimane invece invariata per la maggior parte dei militari.

+ Come funziona l’esercito svizzero?

Altre modifiche riguardano le possibilità di informarsi sull’esercito. Lo scambio elettronico di dati con i militari va aggiornato e adattato alle più recenti possibilità della digitalizzazione. A tal tale scopo saranno create piattaforme informative digitali. In futuro, ogni milite potrà accedere ai propri dati e modificarli tramite un’app.

Inoltre, prosegue l’esecutivo, a causa della mutata situazione di minaccia, con l’incombere di quelle ciber e quelle ibride, lo strumento di requisizione esistente deve essere completato e aggiornato. In precedenza, solo i beni mobili e immobili (come i veicoli) erano soggetti a requisizione. Ora ciò potrà essere fatto anche le forze naturali controllabili (elettricità, dati e frequenze radio), i beni immateriali e le prestazioni di lavoro e di servizio.

Ci saranno poi novità per quanto riguarda il disciplinamento degli affari di compensazione (i cui principi di base saranno formalizzati giuridicamente nella legge) e la revisione comprende pure una disposizione transitoria che permette al Consiglio federale di superare per al massimo cinque anni l’effettivo reale, così da poter soddisfare le necessità o eliminare le forti fluttuazioni dovute alle differenti dimensioni delle classi di età di persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare.


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