La televisione svizzera per l’Italia

Il franco svizzero compie 175 anni

monete di frnachi svizzeri in una mano
La moneta nazionale venne introdotta il 7 maggio del 1850. Keystone-SDA

Il franco svizzero festeggia oggi il suo 175esimo compleanno. Quando fu creato nel 1850, nulla lasciava presagire la sua evoluzione da appendice del franco francese a moneta stabile e mondialmente ambita.

Il 7 maggio 1850 entrò in vigore la Legge federale sulla moneta, che introdusse il sistema argenteo basato sul franco, suddiviso in 100 centesimi. Il peso (cinque grammi), il titolo (900 parti di argento su 1000, dal 1875 835/1000) e il diametro corrispondevano all’omologa moneta francese (franc). Anche il nome della valuta nazionale è direttamente legato alla storia dell’Esagono: deriva infatti da una moneta aurea francese coniata nel 1360, recante l’iscrizione latina rex francorum (re dei Franchi).

Negli anni 1850 e 1851 vennero coniati, non in Svizzera ma a Parigi, vari pezzi di valore diverso (da cinque e da due franchi, da uno e da mezzo franco); dal 1855 l’ex Zecca di Berna funge da Zecca federale, ricorda il Dizionario storico della Svizzera (DSS).

In quel periodo, la Confederazione esercitava solo la sovranità sulla moneta. La Banca nazionale svizzera (BNS), con il suo monopolio di emissione, iniziò le sue attività ben più tardi, nel 1907.

Da varietà di monete al solo franco

Il professore emerito di economia politica all’università di Berna Ernst Baltensperger, economista di fama internazionale nel campo della politica monetaria, nel suo libro “Il franco svizzero: la storia di un successo” (Fontana Edizioni), considera la creazione della valuta nazionale l’evento decisivo nella storia monetaria elvetica del XIX secolo. In precedenza, il sistema monetario svizzero era stato caratterizzato da una profusione di monete diverse.

Una moneta argentea da dieci Batzen, coniata dal 1757 a Berna e più tardi anche a Basilea, Soletta e Lucerna, fu denominata franco svizzero (in tedesco Schweizer Franken, in francese livre suisse). Durante la Repubblica elvetica (1798-1803), si cercò di passare al sistema decimale sulla base di tale unità monetaria bernese. Dal 1799 il sistema monetario avrebbe dovuto essere uniformato mediante il franco svizzero, che con i suoi 6,6149 grammi di argento fino valeva quanto dieci Batzen o 100 Centesimi, ma il tentativo di unificare il denaro non ebbe buon esito, anche per carenza di metallo prezioso.

La Mediazione (1803-1813) ripristinò la sovranità monetaria dei Cantoni. La Dieta federale cercò di fissare una base valutaria unica, ma fino alla riforma monetaria varata dallo Stato federale circolarono – oltre a molte altre monete – franchi di conio, peso e titolo metallico diverso, spiega il DSS.

La Svizzera, una provincia monetaria francese

Contattata da Keystone-ATS, la BNS sottolinea che l’introduzione del franco svizzero è stato un aspetto importante dell’unificazione dello spazio economico elvetico. La Costituzione federale del 1848 abolì inoltre i dazi doganali cantonali e li trasferì alle frontiere nazionali, unificò pesi e misure e centralizzò i servizi postali.

Prima dell’introduzione del franco svizzero, vista la grande varietà di valute in circolazione, le operazioni di pagamento erano inefficaci. La conversione delle valute precedenti in franchi fu compiuta negli anni 1851 e 1852. “Nel 1850 la Svizzera non creò una propria moneta, ma entrò nel sistema monetario francese”, sottolinea la BNS. Nel 1865 la Svizzera aderì con Belgio, Francia e Italia al trattato dell’Unione monetaria latina, diventando così per decenni una provincia monetaria francese. Fino alla Prima Guerra mondiale circolavano nell’intera Unione, cui nel 1868 aveva aderito anche la Grecia, tutte le monete argentee analoghe dei paesi membri, di identico valore.

La stabilità del franco molto apprezzata

La creazione della BNS nel 1905 ha segnato una tappa importante nella nazionalizzazione del denaro in Svizzera. Questo processo fu formalmente completato nel 1927, con la fine dell’Unione monetaria latina, scrive la BNS. Secondo il DSS, lo scioglimento dell’Unione si spiega con l’inflazione dovuta alla Grande Guerra, che condusse alla nazionalizzazione delle monete. In Svizzera il franco divenne quindi per la prima volta la valuta unica, circolante in forma autonoma (che il Liechtenstein adottò unilateralmente nel 1924, mentre l’unione monetaria fra i due paesi risale solo al 1980).

Nel frattempo, all’inizio della Prima Guerra, il Consiglio federale conferì corso legale alle banconote, sospendendo l’obbligo di convertirle in monete di metallo pregiato.

Oggi il franco svizzero è una valuta d’investimento stabile, il che la rende apprezzata. Secondo l’istituto di emissione, la stabilità del franco continuerà ad avere un’importanza centrale per la Svizzera anche in futuro. La stabilità del potere d’acquisto contribuisce alla pace sociale e alla stabilità politica e consente all’economia di pianificare e investire su basi affidabili.

Attualità

karin keller-sutter

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Le ragioni del Governo svizzero per dire sì a una nuova imposta sulle residenze secondarie

Questo contenuto è stato pubblicato al L'abolizione del valore locativo è legata all'adozione di un'imposta immobiliare cantonale, facoltativa, sulle abitazioni secondarie, modifica costituzionale che il Consiglio federale chiede di approvare il prossimo 28 di settembre.

Di più Le ragioni del Governo svizzero per dire sì a una nuova imposta sulle residenze secondarie
farmaco

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Sandoz: “nemmeno con dazi del 250% produrremo negli Usa”

Questo contenuto è stato pubblicato al Sandoz non ha intenzione di produrre i suoi medicinali negli Stati Uniti, nemmeno se il presidente americano Donald Trump metterà in pratica la minaccia di imporre dazi del 250% alla imprese farmaceutiche: lo afferma il Ceo Richard Saynor.

Di più Sandoz: “nemmeno con dazi del 250% produrremo negli Usa”
cartello stradale

Altri sviluppi

Qui Frontiera

Gran San Bernardo: chiusure notturne per tunnel e passo

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Gran San Bernardo - sia il traforo che il passo - sarà completamente chiuso al traffico di transito per un totale di nove notti nelle prossime settimane, dalle 23:00 alle 6:00.

Di più Gran San Bernardo: chiusure notturne per tunnel e passo
strada

Altri sviluppi

Qui Svizzera

I 30 km/h “non sono una moda passeggera”

Questo contenuto è stato pubblicato al L'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha depositato una petizione contro le restrizioni al limite di velocità di 30 km/h nei centri abitati.

Di più I 30 km/h “non sono una moda passeggera”
medici e paziente

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Gli ospedali svizzeri chiedono più celerità nel riconoscimento dei diplomi dei medici stranieri

Questo contenuto è stato pubblicato al Il riconoscimento dei diplomi rilasciati a medici stranieri è troppo lento. È il grido d'allarme lanciato dall'associazione degli ospedali svizzeri H+, secondo cui tali ritardi non permettono di colmare per tempo le lacune a livello di personale.

Di più Gli ospedali svizzeri chiedono più celerità nel riconoscimento dei diplomi dei medici stranieri
palazzo federale

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Firme false, la Cancelleria federale elabora un codice di condotta

Questo contenuto è stato pubblicato al La Cancelleria federale vuole mettere un freno agli scandali legati alle firme false per iniziative e referendum. Dopo quattro tavole rotonde, ha preparato un codice di condotta - giuridicamente non vincolante - destinato alle società che raccolgono firme a pagamento.

Di più Firme false, la Cancelleria federale elabora un codice di condotta
telecomando

Altri sviluppi

Qui Svizzera

SSR, da novembre pubblicità anche in modalità “replay”

Questo contenuto è stato pubblicato al Dal mese di novembre chi guarderà la televisione sui canali della SSR non potrà sfuggire alla pubblicità, neppure in modalità "replay". Lo ha annunciato oggi l'azienda radiotelevisiva precisando che la misura viene introdotta in collaborazione con i distributori.

Di più SSR, da novembre pubblicità anche in modalità “replay”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR