Il Canton Vaud vuole insegnare lo Schwyzerdütsch nelle scuole

Lo "Schwyzerdütsch" potrebbe diventare una nuova lingua che gli scolari del Canton Vaud dovranno in futuro imparare. Lo chiede almeno un postulato accolto a stretta maggioranza dal Gran Consiglio vodese.
Gli scolari vodesi dovranno forse imparare una lingua in più, lo svizzero tedesco. Il Gran Consiglio ha infatti approvato, seppur di misura, un postulato che chiede al Consiglio di Stato di valutare la questione.
L’esecutivo vodese dovrà ora redigere un rapporto nel quale dovrà indicare il modo e il momento migliore per offrire corsi di “Schwyzerdütsch”, che potrebbero essere obbligatori o facoltativi. Questi andrebbero a completare, e non a sostituire, le lezioni di tedesco.
Secondo l’autore dell’atto parlamentare, l’ecologista David Raedler, in Svizzera non è sufficiente conoscere il tedesco standard: lo svizzero tedesco è più parlato rispetto al cosiddetto “Hochdeutsch”, sia nella vita professionale che in quella sociale. “Si tratta infatti di una lingua, non di un vecchio dialetto riservato alle feste di jodel”, ha sostenuto ricordando come nel mondo del lavoro il 63% degli scambi avviene in svizzero tedesco.
Prima di imparare lo “Schwyzerdütsch” bisognerebbe padroneggiare meglio l'”Hochdeutsch”, ha replicato il democenstrista Fabrice Moscheni. Il suo collega di partito Nicolas Bolay si è chiesto quale dialetto bisognerebbe scegliere, dato che ne esistono diversi.
Anche il consigliere di Stato responsabile dell’istruzione, Frédéric Borloz, si è opposto al postulato sottolineando, non da ultimo, il problema degli orari scolastici già pieni. Ha inoltre evidenziato come non sia stata inoltrata alcuna richiesta di introdurre corsi di svizzero tedesco da parte di allievi, genitori e insegnanti.
Al voto, il postulato è stato approvato con 71 voti favorevoli, 67 contrari e due astensioni. I “sì” sono giunti dallo schieramento rosso-verse e dai Verdi liberali.

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