Cresce anche in Svizzera il numero di coloro che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, tra questi anche persone meno giovani. Il termine 'hikikomori', utilizzato per descrivere un preciso comportamento umano, trova sempre maggiore posto nelle cronache internazionali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Simone Della Ripa, RSI
Si tratta di quelle persone, spesso giovani ma non solo, che si chiudono volontariamente nella loro stanza o appartamento e non ne escono mai. Il fenomeno è originario del Giappone, ma si sta diffondendo sempre di più anche in altri paesi asiatici come la Corea del Sud, ed è arrivato anche in Svizzera.
A confermarlo, anche le parole dalla psicoterapeuta Filomena Sabatella dell’Università di Scienze Applicate Zurigo (ZHAW), coautrice di due ricerche sul tema.
L’hikikomori, dice l’esperta, non è una diagnosi, ma un fenomeno ancora molto difficile da quantificare. Nel nostro paese “non abbiamo dei dati su quanti potrebbero essercene, spiega ancora, ma abbiamo dei dati su dei cosiddetti “Neet”, che sono persone che al momento non sono in un contesto lavorativo, ma nemmeno studiano o fanno altre cose.
Contenuto esterno
Si parla di circa 30’000 persone e si suppone che una parte di queste sia hikikomori ma fare statistica è tutt’altro che semplice. Non è semplice rispondere circa i soggetti più a rischio, spiega Sabatella, come spesso succede nelle malattie psichiche. Il fattore non è uno, sono molteplici. Il fenomeno coinvolge anche i bambini, spesso “immersi” per troppo tempo dentro il mondo di internet.
Occorre migliorare le terapie, fa notare la psicoterapeuta zurighese. Per questo anche in Svizzera sono necessari ulteriori ricerche per approfondire il fenomeno che, a queste latitudini, è ancora meno diffuso che in Giappone o in Corea del Sud, ma che, stando a Filomena Sabatella, è una grossa sfida anche per il sistema sociale e sanitario elvetico.
Ritorna la più grande bandiera svizzera sul Säntis
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo la mancata apparizione l'anno scorso a causa del maltempo, la bandiera rossocrociata più grande al mondo sarà nuovamente esposta sulla parete del Säntis, nelle prealpi svizzere, in occasione delle festività del 1° agosto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La piccola è stata riposta nella notte fra mercoledì e giovedì nella "baby finestra" dell'Ospedale cantonale di Olten (Soletta). La neonata è in perfetta salute, precisa il nosocomio in una nota odierna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 66 anni è stato ucciso domenica scorsa nel suo appartamento, situato nei pressi della stazione di Cornavin a Ginevra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ci saranno scherma, ciclismo, nuoto e forse tennis nel menù delle discipline alle quali la presidente della Confederazione Viola Amherd assisterà a Parigi, dove è giunta per l'inizio delle Olimpiadi estive.
Questo contenuto è stato pubblicato al
A poche ore dalla grande cerimonia di apertura dei giochi olimpici i treni ad alta velocità in Francia sono stati oggetto di atti di sabotaggio che hanno paralizzando la rete ferroviaria.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I piloti decidono di rientrare a Zurigo a causa di un'anomalia in cabina. Nessun problema per equipaggio e passeggeri/e.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Unità speciali dei corpi di polizia cantonali saranno impiegati, su richiesta delle autorità francesi, nei servizi di sicurezza alle Olimpiadi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Ministero pubblico dei Grigioni ha incriminato cinque persone, accusate di omicidio colposo plurimo in relazione alla frana di Bondo, che nel 2017 causò otto vittime.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I geologi misurano le vibrazioni per accertarne la stabilità malgrado l’erosione. Si pensa in particolare alla sicurezza dei turisti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Un telefono come amico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 14 marzo è la giornata nazionale del "143", un numero di emergenza anche per i momenti di sconforto, legati alla quotidianità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli anziani sono sempre più colpiti dalla povertà, secondo un nuovo studio di Pro Senectute. L'inflazione attuale e l'imminente emergenza energetica aggravano la situazione già tesa.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.