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Forte aumento di atti antisemiti in Svizzera francese

Scritte antisemite, poi coperte, sono apparse all'inizio di gennaio alla sinagoga di Bienne.
Scritte antisemite, poi coperte, sono apparse all'inizio di gennaio alla sinagoga di Bienne. sda-ats

Dopo il drammatico inasprimento del conflitto tra Israele e Hamas, si è registrato un significativo aumento di episodi di razzismo: il 68% in più in un anno.

Il Coordinamento intercomunitario contro l’antisemitismo e la diffamazione (CICAD) ha registrato 944 atti di antisemitismo in Romandia nel 2023, dei quali quasi la metà a partire dal 7 ottobre. Si tratta di un aumento del 68% in un anno, nel 2022 c’erano infatti stati 562 casi.

Il considerevole incremento è dovuto in gran parte all’impatto del conflitto fra Israele e Hamas, spesso usato come pretesto per comportamenti antisemiti, ha indicato oggi il CICAD in occasione del rapporto annualeCollegamento esterno. Da ottobre si sono registrati 150 episodi al mese, contro una media usuale di 42,5.

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I casi rilevanti sono stati 78, contro 23 l’anno precedente, mentre quelli considerati gravi sono stati 22, sette volte maggiori rispetto al 2022. Le vetrate della sinagoga di La Chaux-de-Fonds (nel Cantone Neuchâtel) sono ad esempio state spaccate e diverse istituzioni ebraiche hanno ricevuto lettere minacciose.

+ Il divieto della simbologia nazi-fascista fa discutere anche in Svizzera

Il CICAD sottolinea che il 2024 è iniziato con numerose segnalazioni e chiede alle autorità di prendere misure politiche, giuridiche ed educative.

“Va introdotto il divieto di simboli nazisti negli spazi pubblici sia nelle legislazioni cantonali sia in quella federale – sostiene oggi il CICAD -. Le iniziative dei parlamenti di Ginevra, Vaud, Friburgo e Neuchâtel permetteranno di rafforzare i dispositivi legali esistenti”.

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