I prodotti bio sono più cari ma chi li compera presso Lidl e Aldi risparmia parecchio rispetto a chi li acquista da Coop o da Migros. È il chiaro risultato che emerge da un'analisi realizzata dalla rivista per consumatori della Svizzera tedesca K-Tipp.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Nel numero da mercoledì in edicolaCollegamento esterno il periodico riferisce di un test a tappeto realizzato il 18 agosto con un ampio paniere di prodotti che va dalle carote alle banane passando per uova, yogurt, formaggio, marmellate, tofu e tanto altro ancora.
Per il test sono stati presi in considerazione 40 articoli. Il paniere presso Lidl – che si è rivelata la catena di supermercati più a buon mercato nel segmento biologico – è costato 121,07 franchi. Poco distante si è classificata Aldi, più cara del 4% (a 126,38). Il risultato è per la gran parte condizionato da un succo di carota significativamente più costoso.
I due maggior distributori elvetici, Migros e Coop offrono gli stessi prodotti a prezzi decisamente più alti. Presso Migros i 40 prodotti del test costavano 151,12 franchi, vale a dire il 24% in più, mentre i più cari in assoluto si sono rivelati i negozi Coop, con 163,22 franchi, vale a dire il 34% in più.
Dei 40 prodotti esaminati, in 34 casi l’articolo risultava più caro alla Coop. Il risultato conferma un’analisi analoga effettuata dallo stesso giornale nel 2021: all’epoca Migros e Coop erano risultati più cari rispettivamente del 26% e del 37%.
Contattati dai giornalisti della testata zurighese per consumatori, Coop e Migros hanno giustificato i prezzi più alti con i requisiti più severi dell’organizzazione di settore Bio Suisse rispetto al marchio EU-Bio. Secondo K-Tipp invece quello che Aldi e Lidl acquistano dai coltivatori biologici svizzeri soddisfa almeno lo standard di Bio Suisse, ma non sono autorizzati a utilizzare il marchio perché Coop si oppone.
Aldi si affida quindi al proprio marchio biologico “Retour aux sources”, che prevede requisiti ancora più severi di Bio Suisse per latte, carne e uova: ad esempio le aziende agricole che producono questi prodotti non possono utilizzare antibiotici o mangimi concentrati nell’allevamento degli animali.
Più in generale come si ricorderà la forbice dei prezzi è ampia anche tra gli alimenti prodotti in modo convenzionale e quelli biologici. A inizio anno il sorvegliante dei prezzi Stefan Meierhans aveva criticato in un rapporto i margini giudicati eccessivi sul bio praticati dalla grande distribuzione.
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