Donazione di ovociti per coppie sposate e non sposate
Finora solo le coppie sposate potevano ricorrere a questo metodo.
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Il Consiglio federale propone di cambiare la legge sulla medicina della procreazione per rendere accessibile anche alle coppie non sposate il ricorso a ovociti donati.
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Come in molto Paesi esteri, anche in Svizzera la donazione di ovociti andrebbe consentita in Svizzera sia per le coppie sposate che per quelle non sposate. È quanto si propone il Consiglio federale che ha fissato gli elementi base per la revisione totale della legge sulla medicina della procreazione. Un progetto da inviare in consultazione dovrà essere pronto entro la fine del 2026. Rimane vietato il dono di embrioni e l’utero in affitto.
La situazione attuale
Attualmente, ha esordito oggi davanti ai media la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, le condizioni secondo cui le coppie sposate possono ricorrere a metodi di procreazione medicalmente assistita risalgono a una legge del 2001. Da allora, ha aggiunto la responsabile del Dipartimento federale dell’Interno (DFI), l’ultima revisione di una certa importanza risale al 2017 con l’autorizzazione della diagnosi preimpianto.
Ad oggi rientrano nei metodi di procreazione l’inseminazione, ossia il trasferimento dello sperma nell’utero, e la fecondazione in vitro, che prevede la fecondazione degli ovociti al di fuori del corpo della donna e il loro successivo impianto nell’utero. Per entrambi i metodi è consentita la donazione di sperma.
La normativa ha dato buona prova di sé, ha sottolineato la “ministra” della sanità, tanto che oggi circa il 3% degli 80 mila bambini che vengono al mondo in Svizzera è risultato di metodi di procreazione assistita. Si tratta di un aiuto importante per chi vuole avere figli, ha sottolineato la giurassiana.
Legge non più al passo coi tempi
Dal 2001, tuttavia, molte cose sono cambiate sia grazie al progresso medico sia a livello di evoluzione sociale, con la diffusione per esempio di nuovi modelli di famiglia. Nel 2021, una mozione approvata dal parlamento ha quindi incaricato il governo di modificare la legge affinché sia consentita anche la donazione di ovociti.
Il servizio del Tg 12.30 della RSI del 30 gennaio 2025:
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In questo modo, anche le coppie che non possono avere figli per via della sterilità della donna hanno la possibilità di avvalersi di una donazione proprio come accade quando si ricorre alla donazione di sperma in caso di sterilità dell’uomo. Attualmente, ha sottolineato la consigliere federale socialista, in caso di sterilità della donna, le coppie sposate devono spostarsi all’estero per realizzare il desiderio di avere un figlio.
Il Consiglio federale ha però deciso di andare più lontano rispetto alla mozione del parlamento, tenendo conto del fatto che molte coppie non sposate offrono la stessa stabilità ai figli dei coniugati.
Si tratta quindi, per Baume-Schneider, di eliminare una discriminazione consentendo anche ai non sposati di accedere alla donazione di sperma – consentita tra l’altro alle donne coniugate – e di ovociti. Gli attuali limiti, a parere della ministra giurassiana, non rispecchiano più la realtà sociale.
Le questioni in sospeso
Prima però che le cerchie interessate possano esprimersi – come indicato un progetto da inviare in consultazione dovrà essere pronto entro la fine del 2026 – i servizi del DFI dovranno risolvere alcuni quesiti delicati a livello medico, giuridico ed etico, ha affermato Baume-Schneider.
In particolare, si dovrà stabilire se abolire o allentare la regola secondo cui, nell’ambito di un ciclo di trattamento di fecondazione in vitro, possano essere prodotti al massimo 12 embrioni. Inoltre andrà verificato se lo sperma, gli ovociti e gli embrioni congelati potranno essere conservati più a lungo di quanto sia consentito attualmente (10 anni).
Tra gli altri aspetti evocati dalla “ministra” figura anche la questione della gratuità del dono di ovociti e la possibilità per una persona nata da procreazione assistita di conoscere l’identità genetica della donatrice di ovociti.
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