La televisione svizzera per l’Italia

Corruzione, la Svizzera deve proteggere meglio le e i “whistleblower”

insegna controllo federale delle finanze
Due raccomandazioni di lunga data, che risalgono a 20 anni fa, non sono ancora state attuate dalla Svizzera. Keystone-SDA

La Svizzera deve assolutamente aumentare il suo contributo alla lotta contro la corruzione.

Come l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) le chiede da 20 anni, Berna deve proteggere meglio le persone che segnalano violazioni, i “whistleblower”, e aumentare il tetto massimo delle multe per le aziende colpevoli. L’OCSE non dice nulla di più di quanto già sottolineato dal Controllo federale delle finanze (CDF) in un audit pubblicato lo scorso aprile.

“Se siamo qui è perché queste due raccomandazioni di lunga data, che risalgono a 20 anni fa, non sono ancora state attuate dalla Svizzera. Eppure sono fondamentali per il successo della lotta alla corruzione”, ha dichiarato martedì Kathleen Roussel, presidente del gruppo di lavoro dell’OCSE sulla corruzione, dopo una visita a Berna.

Il gruppo di lavoro riconosce il ruolo attivo della Svizzera nel perseguire i casi di corruzione transnazionale, grazie soprattutto all’impegno del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e delle autorità cantonali. Ma sottolinea l’importanza per Berna di adottare queste due riforme legislative fondamentali, “su problemi che persistono”, ha detto Roussel.

Tetto massimo troppo basso

L’obiettivo è quello di creare un quadro giuridico per la protezione dei “whistleblower” nel settore privato e di aumentare il tetto massimo delle multe applicabili alle società riconosciute colpevoli di corruzione di pubblici ufficiali stranieri.

Accogliendo con favore il “costruttivo scambio di opinioni” con la delegazione dell’OCSE, la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) osserva in una nota che “le discussioni hanno permesso di individuare alcune piste per rispondere alle aspettative del gruppo di lavoro”.

Peraltro, la SECO ribadisce l’impegno delle autorità svizzere a proseguire e rafforzare la lotta contro la corruzione e a collaborare strettamente con i partner nazionali e internazionali per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dalla Convenzione OCSE, di cui la Svizzera fa parte dal 2000. È inoltre in preparazione una nuova versione della strategia federale anticorruzione per il periodo 2025-2028.

“È attualmente in fase di rifinitura”, ha dichiarato ai media Alexandra Baumann, responsabile del gruppo di lavoro interdipartimentale per la lotta alla corruzione. “Il Consiglio federale se ne occuperà dopo la pausa estiva”, ha aggiunto.

Già un audit del CDF

La strategia è stata elaborata dal gruppo di lavoro, presieduto dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Nel suo audit dello scorso aprile, il Controllo federale delle finanze ha tuttavia rilevato che, nonostante visioni e obiettivi chiaramente definiti, lo scopo della strategia “rimane poco chiaro e la sua ambizione è timida”.

In particolare, il CDF ritiene che una più stretta collaborazione tra il gruppo di lavoro e altri organismi interdipartimentali attivi in questo settore consentirebbe una maggiore efficienza. Inoltre, il CDF ritiene che la lotta alla corruzione debba essere guidata e coordinata su base unitaria in tutta la Confederazione. Questa raccomandazione è stata però respinta dal Consiglio federale, che è rimasto fedele alla sua posizione.

Il gruppo di lavoro non ha inoltre ancora un vero potere d’azione. “Non ha il diritto di emanare istruzioni per obbligare le unità amministrative interessate ad applicare determinate misure. In queste condizioni, è difficile raggiungere gli obiettivi prefissati”. Infine, il CDF ha scritto che gli effetti della sua missione di sensibilizzazione sul tema al di fuori dell’amministrazione federale sono stati poco evidenti.

Attualità

karin keller-sutter

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Le ragioni del Governo svizzero per dire sì a una nuova imposta sulle residenze secondarie

Questo contenuto è stato pubblicato al L'abolizione del valore locativo è legata all'adozione di un'imposta immobiliare cantonale, facoltativa, sulle abitazioni secondarie, modifica costituzionale che il Consiglio federale chiede di approvare il prossimo 28 di settembre.

Di più Le ragioni del Governo svizzero per dire sì a una nuova imposta sulle residenze secondarie
farmaco

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Sandoz: “nemmeno con dazi del 250% produrremo negli Usa”

Questo contenuto è stato pubblicato al Sandoz non ha intenzione di produrre i suoi medicinali negli Stati Uniti, nemmeno se il presidente americano Donald Trump metterà in pratica la minaccia di imporre dazi del 250% alla imprese farmaceutiche: lo afferma il Ceo Richard Saynor.

Di più Sandoz: “nemmeno con dazi del 250% produrremo negli Usa”
cartello stradale

Altri sviluppi

Qui Frontiera

Gran San Bernardo: chiusure notturne per tunnel e passo

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Gran San Bernardo - sia il traforo che il passo - sarà completamente chiuso al traffico di transito per un totale di nove notti nelle prossime settimane, dalle 23:00 alle 6:00.

Di più Gran San Bernardo: chiusure notturne per tunnel e passo
strada

Altri sviluppi

Qui Svizzera

I 30 km/h “non sono una moda passeggera”

Questo contenuto è stato pubblicato al L'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha depositato una petizione contro le restrizioni al limite di velocità di 30 km/h nei centri abitati.

Di più I 30 km/h “non sono una moda passeggera”
medici e paziente

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Gli ospedali svizzeri chiedono più celerità nel riconoscimento dei diplomi dei medici stranieri

Questo contenuto è stato pubblicato al Il riconoscimento dei diplomi rilasciati a medici stranieri è troppo lento. È il grido d'allarme lanciato dall'associazione degli ospedali svizzeri H+, secondo cui tali ritardi non permettono di colmare per tempo le lacune a livello di personale.

Di più Gli ospedali svizzeri chiedono più celerità nel riconoscimento dei diplomi dei medici stranieri
palazzo federale

Altri sviluppi

Qui Svizzera

Firme false, la Cancelleria federale elabora un codice di condotta

Questo contenuto è stato pubblicato al La Cancelleria federale vuole mettere un freno agli scandali legati alle firme false per iniziative e referendum. Dopo quattro tavole rotonde, ha preparato un codice di condotta - giuridicamente non vincolante - destinato alle società che raccolgono firme a pagamento.

Di più Firme false, la Cancelleria federale elabora un codice di condotta
telecomando

Altri sviluppi

Qui Svizzera

SSR, da novembre pubblicità anche in modalità “replay”

Questo contenuto è stato pubblicato al Dal mese di novembre chi guarderà la televisione sui canali della SSR non potrà sfuggire alla pubblicità, neppure in modalità "replay". Lo ha annunciato oggi l'azienda radiotelevisiva precisando che la misura viene introdotta in collaborazione con i distributori.

Di più SSR, da novembre pubblicità anche in modalità “replay”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR