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Chiasso, "No a interinali e notificati negli appalti pubblici"

Il Consiglio comunale di Chiasso ha approvato una mozione che chiede di vietare alle ditte vincitrici di bandi di concorso comunali di utilizzare personale di agenzie interinali e notificatiLink esterno, salvo "casi eccezionali e giustificati". Il voto è stato quasi unanime (38 voti favorevoli e un astenuto), ma all'orizzonte potrebbero stagliarsi dei ricorsi.   

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 aprile 2019 minuti
tvsvizzera.it con RSI (Quotidiano del 16.04.2019)
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"Basta precariato negli appalti comunali", così è dominata la mozioneLink esterno sottoscritta da esponenti di vari partiti presenti in Consiglio comunale a Chiasso. Tra di loro Giorgio Fonio (Partito popolare democratico, centro) che ha ribadito la sua contrarietà a quanto sostenuto da SwissstaffingLink esterno, (associazione ombrello delle agenzie di lavoro temporaneo) la quale ritiene che il lavoro interinale "non può essere considerato sinonimo di precariato". 

Swissstaffing, non si è ancora espressa sulla decisione del comune di frontiera, ma a Ginevra aveva presentato e vinto un ricorso contro una misura simile.  

Una decisione sulla stessa onda di quella chiassese è già stata presa a Biasca e il principio è già inserito nella nuovo regolamento cantonale delle commesse pubbliche, atteso per giugno. Quest'ultimo prevede di dare la precedenza alla manodopera iscritta negli uffici regionali di collocamento. 

Nel 2017, secondo i dati della Segreteria di Stato per l'Economia, i lavoratori interinali in Ticino erano quasi 16'000, oltre 14'000 dei quali stranieri. 


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