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Via libera del Consiglio nazionale a 11,12 miliardi per la cooperazione internazionale

il relatore commissionale vodese Laurent Wehrli
Il relatore commissionale vodese Laurent Wehrli (Partito liberale radicale). Keystone-SDA

La cooperazione internazionale riceverà 11,12 miliardi di franchi per il periodo 2025 - 2028. Lo ha deciso martedì il Consiglio nazionale allineandosi così alle richieste degli Stati.

Dopo gli Stati, martedì anche il COnsiglio Nazionale ha dato il suo via libera allo stanziamento di un credito di 11,12 miliardi di franchi per la cooperazione internazionale. Il relativo decreto federale è definitivamente adottato.

Gli obiettivi della strategia sono molteplici, come ridurre la povertà, promuovere la democrazia e i diritti umani nonché gestire le crisi umanitarie. I fondi saranno usati principalmente in quattro aree geografiche: Africa subsahariana, Medio Oriente e Nordafrica, Asia e Pacifico, nonché Europa dell’Est.

Nel breve dibattito odierno, il relatore commissionale vodese Laurent Wehrli (Partito liberale radicale PLR, destra) ha chiesto al plenum di allinearsi al compromesso uscito ieri dai banchi dei “senatori”. Quest’ultimi ieri avevano liberato 9,66 miliardi per progetti in ambito di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario.

Tale importo è di 151 milioni di franchi inferiore al messaggio del Consiglio federale. In precedenza la Camera del popolo voleva un taglio ancora superiore, di 351 milioni.

Una seconda divergenza concerneva l’importo da destinare all’Ucraina e ai Paesi vicini. Consiglio federale e degli Stati chiedevano 1,5 miliardi, il Nazionale non era invece disposto ad andare oltre 800 milioni, con altri 500 milioni per progetti in collaborazione con il settore privato. Anche in questo caso la Camera la popolo ha seguito le proposte dei “senatori”.

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