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Cinque consigli per sciare in Svizzera spendendo (un po’) meno

due persone fotografate dall alto camminano su pista da sci tenendo in mano i loro snowboard
Godersi le piste a medio-basso costo si può... Keystone / Martin Ruetschi

La settimana bianca in Svizzera costa sempre di più. Ecco alcuni suggerimenti per cercare di contenere i costi, nel limite del possibile. 

Sciare sta diventando un’attività sempre più esclusiva per portafogli imbottiti: i prezzi, secondo una recente indagine, saliranno in media del 24% per questa stagione. Le famiglie subiranno il salasso maggiore (+33%), mentre le coppie senza figli se la passeranno un po’ meglio (+15%).

Chi può, sceglie di andare all’estero, ma, a giudicare dalle offerte sui siti di prenotazione più diffusi, la situazione non è molto più rosea. Ma soprattutto: la Svizzera resta una delle destinazioni per le vacanze invernali per eccellenza. E quindi… come godersi la settimana bianca senza dover chiedere un prestito in banca? Ecco alcuni suggerimenti.

Il consiglio di base è quello di organizzarsi largamente in anticipo e prenotare le vacanze quando la stagione invernale non è ancora cominciata, ma sappiamo che non sempre questo è possibile. Ancora meglio sarebbe poi non andare in vacanza in piena stagione, scegliendo date meno gettonate, ma anche in questo caso non sempre è possibile, soprattutto per chi viaggia con figlie e figli in età scolastica. A questo proposito, proprio in questi giorni il direttore di Hotelleriesuisse Andreas Züllig ha dichiarato in un’intervistaCollegamento esterno che per non far spendere così tanto ai turisti, i cantoni dovrebbero coordinare meglio le vacanze scolastiche. “Il fatto che tutti abbiano sempre le vacanze contemporaneamente rappresenta un problema”, ha dichiarato al domenicale SonntagsZeitung.

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Se però non è possibile né prenotare in anticipo, né essere flessibili sulle date, ecco alcune dritte “last minute” che potrebbero aiutare a risparmiare qualche franco.

Disclaimer: non abbiamo preso in considerazione i costi di vitto e alloggio perché (soprattutto per quanto riguarda questi ultimi) possono variare molto da uno luogo all’altro e da uno stabilimento all’altro. Si può dormire a pochi metri dalle piste e pagare molto, come si può scegliere un alloggio più distante e recarsi sulle piste in auto, affrontando i costi del posteggio, o con i trasporti pubblici che, in alcuni casi sono gratuiti per chi possiede la carta giornaliera, ma non sempre. Anche per quanto riguarda il vitto, i fattori in gioco sono molti: si può mangiare al ristorante sulle piste, che ha costi diversi rispetto allo snack bar. Si può decidere di fare una pausa pranzo altrove, per poi tornare sulle piste. Si può decidere di portarsi il pranzo al sacco, riducendo anche in questo caso drasticamente i costi.

1. Scegliere destinazioni poco conosciute

Sono oltre 250 le stazioni sciistiche in Svizzera e se in alcune di loro rischiate di incappare nei Ferragnez o nella Royal Family, non saranno quelle da scegliere per delle vacanze in famiglia low cost. Se prendiamo come riferimento una giornaliera (23 dicembre) e una settimanale (23-29 dicembre) a Gstaad, nel primo caso una coppia senza figli spenderebbe 138 franchi e 828 nel secondo, mentre una famiglia con due figli piccoli ne spenderebbe 206 nel primo e 1’290 nel secondo. A St. Moritz una coppia in un giorno ne spende 160 e in una settimana 960 e una famiglia 213 in un giorno e 1’282 per 7 giorni. Si tratta però di centri rinomati, con chilometri di piste, bar, ristoranti e attività varie. Se invece ci si allontana dai “grandi nomi” i costi calano drasticamente.

Alla Brévine, per esempio, nel canton Neuchâtel (nota anche come “Siberia della Svizzera”) si può sciare per 3 franchi al giorno a testa (bambini e adulti) o acquistando la stagionale per 25 franchi. Certo, si tratta di una sola pista di 200 metri che si risale usando l’àncora…

Senza per forza scegliere un estremo o l’altro, si può optare per il centro grigionese di Sarn-Heinzenberg, dove una coppia deve spendere 72 franchi per un giorno e 376 per una settimana, contro i 112 al giorno e i 584 alla settimana per una famiglia. Qui i chilometri di piste sono 20, tra quelle da sci, quelle da slitta e quelle per chi preferisce le racchette o le pelli di foca, e possono essere risalite con àncora (scilift) o seggiovia. Sul posto si trovano poi anche diversi bar e ristoranti.

Per saperne di più: il portale watson ha pubblicato una cartina interattivaCollegamento esterno sulla quale si possono vedere le tariffe di tutte le stazioni sciistiche della Svizzera, dalle più piccole alle più grandi.

2. Prenotare online

Molte stazioni offrono la possibilità di prenotare le carte giornaliere online a tariffe agevolate.  Le differenze di prezzo sono a volte minime, mentre altre volte possono raggiungere delle percentuali interessanti. A Verbier, per esempio, una giornaliera per un adulto costa 76,50 franchi online e 89 sul posto per il 26 dicembre, mentre non c’è nessuna agevolazione per il 23 dicembre. Sono pochi, invece, i centri meno rinomati che offrono questa opzione.

3. Prendere skipass per più giorni

La flessibilità, per molte persone, è un lusso al quale non riescono a rinunciare. E quindi preferiscono comprare l’accesso per le piste una volta arrivate sul posto. Se però decidete di partire per la montagna e il vostro obiettivo è sciare per tutta la durata delle vacanze, una carta da sette giorni vi costerà, in molti casi, meno di sette carte giornaliere.

Prendiamo per esempio Bosco Gurin, in Ticino: una giornaliera costa 57 franchi, mentre un pass per cinque giorni consecutivi ne costa 228, con un risparmio di 57 franchi. Da notare che questo centro offre sconti fino al 20% su tutte le tariffe in base al numero di impianti in funzione, come pure giornaliere “light”: si può decidere di prendere la giornaliera dalle 8:50, quella dalle 11:00 o la mezza giornaliera dalle 12:30. Arriviamo così al punto numero 4…

4. …accorciare la giornata 

Sciare e snowboardare è bello, ma è molto stancante. Le appassionate e gli appassionati lo sanno: dopo una giornata passata sulla neve si fanno le migliori dormite. Ma… non è da tutte/i passare 6-8 ore a fare su e giù dalle piste. Quindi perché spendere soldi per un accesso che non verrà sfruttato appieno? In molti centri esiste l’opzione di comprare le mezze giornaliere, che consentono l’accesso alle piste al pomeriggio e che costano meno della giornaliera intera. A Engelberg, per esempio, una giornaliera costa 67.50/27.00 (adulto/bambino), mentre la pomeridiana 57.50/23.00 (adulto/bambino). Differenze di prezzo importanti, soprattutto su più giornate, ma non sempre è il caso: per esempio a Savognin, nel canton Grigioni, dove la giornaliera costa 52, mentre il pass da quattro ore ne costa 47.


5. Non noleggiare il materiale

Spendere di più per spendere meno: il noleggio del materiale è una spesa importante nel budget della settimana bianca. Una spesa che può essere drasticamente ridotta comprando snowboard/sci/scarponi. Ovviamente si tratta di un investimento intelligente nel caso in cui si prevede di praticare queste attività sull’arco di diversi anni. E conviene maggiormente affrontare una simile spesa per gli adulti. Per bambini e bambine non così tanto: crescono e quindi il materiale che usano lo usano per una o due stagioni al massimo. A meno che non si compri ai più grandi, che poi lo passeranno ai più piccoli. Anche l’acquisto di materiale d’occasione risulta a volte essere più conveniente del noleggio giornaliero/settimanale/mensile. E i luoghi per farlo sono tanti: Facebook Marketplace, Vinted, ricardo.ch, ebay, gruppi di scambio su Facebook/Instagram.

Insomma, la parola d’ordine è “ricerca”. Spesso, per mancanza di tempo o pigrizia, non si vuole passare troppo tempo a valutare numerose opzioni o alternative. Eppure è proprio così facendo che ci possono capitare sotto gli occhi delle occasioni d’oro. Facendo delle ricerche per questo articolo per esempio, abbiamo notato che i grandi nomi sono sinonimo di grandi costi, ma soprattutto che questi grandi nomi non sono sempre i più flessibili, a differenza di centri forse meno rinomati ma altrettanto validi e che non hanno nulla da invidiare ad Andermatt, Verbier, Laax o ancora Zermatt.

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Quel che è certo, ad ogni modo, è che i tempi sono irrimediabilmente cambiati: la settimana bianca in famiglia (o in coppia, o da soli*) non è più qualcosa di scontato (in tutti i sensi del termine) e non è più alla portata di tutte e tutti quelli che appartengono alla classe media, come invece era il caso alcuni anni fa.

Per questa analisi non abbiamo preso in considerazione le persone singole per il semplice motivo che, non essendoci occupati di costi degli alloggi, le tariffe giornaliere per loro sono la metà di quelle per coppie. Se però prendiamo in considerazione anche camere di hotel o Bed&Breakfast, sono proprio i e le single a dover mettere maggiormente mano al portafoglio: spesso pagano per una stanza singola tanto quanto una coppia paga per una doppia. O poco meno: una stanza singola non costa praticamente mai la metà di una stanza doppia.   

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