Automobilisti tedeschi indisciplinati in Svizzera, le multe arrivano a casa
Prendere la multa in Svizzera e pagarla in Germania e viceversa. Entra in vigore oggi il nuovo accordo con la Germania.
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Oggi entra in vigore l'accordo di polizia bilaterale tra Germania e Svizzera: i cittadini tedeschi che in Svizzera guidano troppo velocemente o parcheggiano in modo scorretto e ricevono una multa, se la vedranno recapitare per posta dalle autorità tedesche. La stessa cosa vale per gli svizzeri indisciplinati in Germania.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Finora, gli automobilisti tedeschi potevano evitare le multe, talvolta molto salate, in Svizzera, a condizione di non farvi ritorno. Le sanzioni comminate da Paesi non appartenenti all’UE, come la Svizzera o il Regno Unito, non potevano essere applicate in Germania.
Si rischiavano solo guai in caso di rientro in uno dei due Paesi: qualora avessero fatto ritorno nella Confederazione, i trasgressori avrebbero dovuto fare i conti con un decreto d’accusa.
Attese circa 3’000 multe
Quest’anno, le autorità tedesche si aspettano circa 3’000 richieste di riscossione di multe dalla Svizzera. L’accordo si applica anche al contrario: gli automobilisti svizzeri che ricevono una multa in Germania dovranno pagarla nel loro Paese.
L’accordo si applica a partire da una multa di 70 euro o 80 franchi. Una somma che in Svizzera si raggiunge rapidamente: anche un’infrazione per eccesso di velocità di 20 km/h in autostrada può costare già 180 franchi e ancora di più su altre strade. In Germania, per un’infrazione di questo tipo si devono sborsare 60 euro.
Stando all’accordo, la multa rimane all’autorità che la riscuote – l’impegno amministrativo sarebbe troppo grande per ritrasferirla al Paese in cui è stata commessa l’infrazione.
Non solo multe ad automobilisti
Il nuovo accordo di polizia regola anche una migliore cooperazione transfrontaliera nella lotta contro atti terroristici o la criminalità organizzata, come le attività dei trafficanti di droga e di essere umani, nonché contro gli assalti ai bancomat, l’estremismo violento e il commercio illecito di armi.
Il nuovo trattato consente agli agenti di attraversare il confine per proteggere le persone da una minaccia immediata alla vita e alla loro incolumità. La cooperazione transfrontaliera viene ampliata anche attraverso l’istituzione di uffici di collegamento, l’invio di agenti di collegamento e di unità operative congiunte. L’obiettivo è combattere il terrorismo, l’estremismo violento, il traffico di essere umani e di armi, tramite osservazioni transfrontaliere e indagini sotto copertura.
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