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Accordo raggiunto, fine dello sciopero all’aeroporto di Ginevra

persone manifestano davanti a un aeroporto
La protesta del personale dell'aeroporto di Ginevra era diretta contro la nuova politica salariale. © Keystone / Martial Trezzini

Il personale dello scalo di Ginevra-Cointrin è riuscito a spuntarla. Dopo 14 ore di sciopero, è stato raggiunto un accordo con i vertici dell'aeroporto. Migliaia di persone hanno dovuto armarsi di pazienza a causa dei ritardi e delle soppressioni di numerosi voli.

Alle 18.00 di venerdì è infatti giunto l’annuncio che, grazie all’intervento della consigliera di Stato ginevrina Nathalie Fontanet, è stata raggiunta un’intesa tra la direzione dello scalo e i sindacati.

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L’accordo prevede che la nuova politica salariale, oggetto della contestazione di oggi, non entrerà in vigore prima del 2025, in modo da disporre di un ulteriore anno di manovra per raggiungere un accordo finale e definire i parametri e le modalità della riforma. A tal fine è stata istituita una commissione paritaria ad hoc.

+ Perché in Svizzera non si sciopera quasi mai?

Per la supervisione dei lavori verrà nominato un mediatore. “Si tratta di un accordo storico per i dipendenti”, ha dichiarato Jamshid Pouranpir, segretario del Sindacato svizzero dei servizi pubblici vpod-ssp. “Lo sciopero dà i suoi frutti dinnanzi a dei datori di lavoro che intendono liberalizzare”, ha aggiunto.

Questa mattina, lo sciopero indetto dal personale ha completamente paralizzato l’Aeroporto di Ginevra. Nonostante i dipendenti avessero annunciato di voler proseguire con le proteste anche nella giornata di domani, il traffico aereo è stato ripristinato gradualmente già nel corso del primo pomeriggio.

Inizio delle vacanze nella Svizzera francese

La protesta era stata preannunciata ieri dal sindacato vpod-ssp, e i dipendenti dello scalo ginevrino hanno mantenuto la loro promessa: a partire dalle 04:00 di stamane si è fermata qualsiasi attività, cosicché la direzione si è vista costretta a sospendere tutti i voli in transito tra le 06:00 e le 10:00. Le piste sono state chiuse per motivi di sicurezza e per quattro ore nessun aereo ha potuto effettuare alcuna manovra. Lo sciopero ha avuto un forte impatto sul traffico aereo a discapito di molti passeggeri proprio nel giorno in cui in diversi cantoni romandi sono iniziate le vacanze estive.

Le attività sono poi riprese gradualmente, mentre si sono formate interminabili code di passeggeri all’ingresso del terminal, proprio a pochi metri dal gruppo di scioperanti. Secondo Ignace Jeannerat, portavoce dell’aeroporto di Ginevra, attorno a mezzogiorno sono decollati 17 aerei, altri 25 erano pronti alla partenza, mentre 14 veicoli hanno avuto modo di atterrare. Molti sono stati i ritardi e almeno 138 voli sono stati cancellati.

Compromesso respinto

La protesta è stata causata dalla nuova politica salariale, approvata giovedì dal consiglio di amministrazione dell’Aeroporto di Ginevra. Questa mattina il presidente della direzione, André Schneider, ha tentato un nuovo approccio con il sindacato proponendo ai propri dipendenti un nuovo “compromesso”, ma se ne è poi andato tra i fischi degli scioperanti, che hanno respinto all’unanimità l’idea di riunirsi con i vertici a fine settembre per discutere sulle trattative.

Secondo Jamshid Pouranpir, segretario del sindacato, la decisione di proseguire lo sciopero era stata praticamente unanime. La proposta giunta in tarda mattinata dai vertici dello scalo ginevrino prevedeva solo “alcune misure di accompagnamento per digerire meglio la situazione”, ha spiegato Pouranpir.

“Ci scontriamo con una posizione dogmatica”, aveva ribadito invece Schneider. “Le parti sociali vogliono solo che il nuovo sistema retributivo venga ritirato”, ha aggiunto. Per il presidente del consiglio di amministrazione, Pierre Bernheim, quanto richiesto dai sindacati non era un’opzione.

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