Nei cantoni di Ginevra e Vaud si è registrato un calo particolarmente marcato di intossicazioni da alcol soprattutto fra i più giovani.
Keystone / Urs Flueeler
Vietare la vendita di alcolici nei negozi durante la notte diminuisce il ricovero per intossicazione da alcol, soprattutto dei giovani. Per questo motivo la fondazione ‘Dipendenze Svizzera’ chiede che questa misura venga introdotta in tutta la Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/fra
Dipendenze SvizzeraCollegamento esterno, fondazione di utilità pubblica che si impegna nella prevenzione e nella riduzione dei problemi legati all’uso di sostanze psicoattive e di altri comportamenti che generano dipendenza, evidenzia i buoni risultati ottenuti con questa misura nei cantoni di Ginevra e Vaud.
Da quando hanno vietato la vendita notturna di alcool nei negozi, questi due cantoni hanno registrato una diminuzione del 30% dei ricoveri per intossicazione da alcool. Lo sottolinea la Fondazione nel suo “Panorama svizzero delle dipendenze 2023Collegamento esterno“, pubblicato martedì. Un calo particolarmente marcato si registra fra i più giovani.
A Ginevra, la misura è in vigore già dal 2005 dove dalle 21 alle 7 la vendita di alcool è vietata. Vaud ha seguito l’esempio nel 2015, con un divieto di vendita dalle 21 alle 6 (fatta eccezione per il vino).
Per combattere il fenomeno dell’abuso di bevande alcoliche, oltre al divieto di vendita nelle ore notturne, Dipendenze Svizzera chiede anche un aumento generale dei prezzi.
Contenuto esterno
Discrepanza tra politica e volontà popolare
Sul divieto di vendita degli alcolici durante la notte il Consiglio degli Stati era favorevole a un divieto in tutta la Svizzera, ma il Consiglio nazionale vi si è opposto. La revisione della legge sull’alcool era poi stata abbandonata alla fine del 2015.
Secondo la fondazione, c’è dunque una discrepanza fra Parlamento e volontà popolare. Dipendenze Svizzera fa riferimento a due casi ben precisi.
La prima riguarda la scelta chiara dei membri delle cooperative Migros di non autorizzare la vendita di alcolici nei negozi del gruppo. Infatti, i 2,2 milioni di socie e soci Migros sono riusciti lo scorso anno a far valere le proprie opinioni. Sebbene le Amministrazioni e molti Consigli di cooperativa si fossero espressi a sostegno della vendita di alcolici, alle urne ben tre quarti dei votanti Migros si sono opposti con un sonoro ‘No’, riaffermando la posizione che l’alcol non è affatto un prodotto come gli altri.
Secondo Dipendenze Svizzera, all’incirca una persona su sei (15.9%) in Svizzera ha un consumo puntuale eccessivo almeno una volta a mese, ossia più di quattro (donne) o cinque (uomini) bicchieri in un’unica occasione. Si definisce questo comportamento come ubriacatura puntuale (“binge drinking”). L’ubriacatura puntuale almeno una volta a mese si rileva soprattutto tra gli uomini e in generale tra i giovani.
Inoltre, quasi una persona su venti (4.7%) in Svizzera ha un consumo cronico. Non ci sono differenze rilevanti tra uomini e donne. La percentuale di utenti cronici è più alta tra le persone dai 65 anni in su.
Comunque, la percentuale di persone che consumano alcol ogni giorno è diminuita costantemente dal 1992. Rispetto alle donne questa tendenza è più evidente tra gli uomini. Da allora il consumo è diminuito in tutte le classi d’età tra 15 e 74 anni. È invece stabile quella dai 75 anni in su.
Anche l’abolizione del divieto di vendere bevande alcoliche nelle aree di servizio autostradali non rispecchiava la volontà popolare, “piuttosto strizzava l’occhio a un unico gruppo di interesse”, sottolinea Dipendenze Svizzera. Un sondaggio condotto dall’Ufficio prevenzione infortuni ha rivelato infatti che l’82% della popolazione era contraria all’estensione delle vendite, “ma il Parlamento – puntualizza la fondazione – si è dimostrato più sensibile agli interessi economici”, approvando la vendita nel 2017 e diventata effettiva dal 2021.
Covid e alcol
Nello studio, Dipendenze Svizzera scrive che durante la pandemia da COVID-19 la maggior parte delle persone ha cambiato solo di poco le proprie abitudini di consumo. “Nei gruppi più a rischio – si legge – è invece possibile osservare un leggera polarizzazione del comportamento”. Nuovi dati epidemiologici inerenti il consumo di alcol in Svizzera saranno disponibile però solo nel corso del 2023, con la pubblicazione dei risultati dell’Indagine sulla salute in Svizzera.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.
L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.
I ghiacciai svizzeri hanno perso la massa accumulata durante l’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo le prime stime, la neve e il ghiaccio accumulati dai ghiacciai svizzeri durante l'inverno si sono ormai sciolti. Da venerdì hanno continuato a perdere massa.
Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I soci della più grande catena di commercio al dettaglio in Svizzera confermano il divieto in vigore ormai da quasi un secolo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera sembra esserci une vero e proprio boom di birre senz'alcol. Nel servizio un birrificio artigianale pioniere in questo settore.
In Ticino vino e birra di nuovo in vendita la sera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Gran Consiglio ticinese ha abrogato il divieto di vendita serale dei fermentati. Un passo che preoccupa chi si occupa di dipendenze.
Con la pandemia è più difficile tenere a freno le dipendenze
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crisi sanitaria e le sue ripercussioni socioeconomiche favoriscono il consumo di prodotti che rischiano di creare dipendenza, sottolinea l'associazione Dipendenze Svizzera nel suo rapporto annuale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.