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Trump a Londra vuole dire la sua sulla Brexit

Donald Trump e la moglie Melania all aeroporto di Stansted.
Donald Trump e la moglie Melania all'aeroporto di Stansted all'inizio della visita di Stato di tre giorni nel Regno Unito. Keystone

Donald Trump e la sua moglie Melania sono atterrati lunedì all'aeroporto di Stansted vicino a Londra per una visita ufficiale di tre giorni che secondo gli osservatori potrebbe condizionare gli sviluppi della Brexit e la successione della premier dimissionaria Theresa May.

La prima giornata della coppia presidenziale è stata all’insegna delle cerimonie, ma anche delle polemiche. Trump non era ancora atterrato quando rispondeva violentemente al sindaco di Londra, Sadiq Khan, che lo aveva indicato come una “minaccia globale”. Via Twitter, l’inquilino della Casa Bianca ha risposto stizzito che secondo lui il primo cittadino della Capitale è un povero perdente senza speranza.

Tutta l’attenzione è concentrata però sui risvolti politici del viaggio.

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A innescare le polemiche è stata un’intervista rilasciata alla vigilia della trasferta al Sunday Times dal 45esimo presidente degli USA nella quale ha dichiarato che Londra dovrebbe rifiutarsi di pagare la fattura concordata per il divorzio dall’Ue, pari a 40-45 miliardi di euro, e dovrebbe lasciare il tavolo dei negoziati nel caso in cui Bruxelles non ottemperasse alle richieste britanniche.

E ha inoltre proposto di attribuire al leader del Partito della Brexit Nigel Farage, grande vincitore delle recenti europee nel Regno Unito, la conduzione delle trattative con l’Unione Europea. Nell’articolo il miliardario newyorkese ha ribadito il suo sostegno ai candidati conservatori favorevoli a un’uscita dall’Ue con o senza l’accordo, in particolare a Boris Johnson che si è distinto per le sue posizioni ostili verso Bruxelles.

In ambito commerciale Donald Trump ha poi detto di attendersi un atteggiamento più deciso di Londra nei confronti di Pechino, in particolare riguardo alla multinazionale di telecomunicazioni Huawei cui le autorità britanniche guardano con interesse per lo sviluppo della rete 5G.

In agenda c’è poi l’incontro di martedì con la premier uscente Theresa May, accusata nel corso della sua ultima visita nel luglio dell’anno scorso di essere troppo debole nei confronti dell’Ue, a differenza di Boris Johnson che, secondo quanto aveva dichiarato, sarebbe un “grande” primo ministro.  

Mercoledì infine, alla vigilia dell’anniversario dello sbarco in Normandia, Donald Trump e Elisabetta II saranno a Portsmouth, uno dei principali porti da cui nel giugno del 1944 era salpata l’armata alleata. Successivamente il presidente si recherà per una visita lampo anche in Irlanda e giovedì parteciperà in Normandia alle celebrazioni per il D-Day.

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