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Russia a Rio, il CIO passa la palla

Dovranno decidere le Federazioni internazionali

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 luglio 2016 - 20:32

Il Comitato olimpico internazionale ha deciso di passare la patata bollente russa in mano alle Federazioni internazionali. Il CIO ha infatti preferito non sospendere l'intera squadra della Russia dalle prossimi Olimpiadi di Rio, lasciando la libertà (e l'onere) di decidere alle diverse organizzazioni che gestiscono le discipline a livello internazionale.

Pertanto resta solo (almeno per ora) l'atletica russa fuori dai Giochi olimpici brasiliani, che prenderanno il via il 5 agosto. E non volerà in Brasile nemmeno Yuliya Stepanova, dalla cui denuncia era partita tutta la maxi-inchiesta. Inizialmente la IAAF aveva accettato che l'atleta gareggiasse negli 800m, proprio in virtù delle sue importanti rivelazioni, ma il CIO ha deciso diversamente, chiedendo alle Federazioni regole estremamente severe per un'eventuale selezione di esponenti russi.

"Si è a lungo dibattuto su questo argomento - ha spiegato il presidente Thomas Bach - Siamo stati guidati dal principio fondamentale della Carta Olimpica, che protegge gli atleti puliti e l'integrità dello sport. Bisogna comunque distinguere tra responsabilità collettive e individuali".

RSI/SPORTLink esterno

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