Accordo sul nucleare iraniano, ultimatum da Teheran
L'Iran ha dichiarato che riprenderà l'arricchimento del suo uranio se entro 60 giorni i partner non accetteranno di rinegoziare i termini dell'accordo sul suo programma nucleare raggiunto nel 2015, fragilizzato dal ritiro degli Stati Uniti esattamente un anno fa.
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tvsvizzera.it/Zz/Reuters7ats con RSI (TG del 08.05.2019)
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L’ “ultimatum” è stato annunciato dal presidente iraniano Hassan Rohani in una lettera ai restanti partner dell’Accordo sul nucleare di Teheran (Piano d’azione congiunto globale – Pacg), firmato nel 2015 con il gruppo “5+1” (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania), nel primo anniversario del ritiro americano dall’intesa.
Il dietrofront di Washington era stato accompagnato da promesse di sanzioni verso chi avrebbe continuato a commerciare e aiutare Teheran. Quest’ultimo, così come gli altri firmatari, non si sono ritirati dall’intesa ma gli europei, secondo il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif, non avrebbero più adempito ai propri obblighi, a differenza di Cina e Russia.
Il presidente iraniano Hassan Rohani (a destra) ha detto che il suo paese smetterà subito di esportare l’uranio in eccesso, una delle clausole dell’accordo.
Keystone / Iranian Presidency Office Handou
60 giorni per la diplomazia
“Per proteggere la sicurezza e gli interessi nazionali del popolo iraniano, e nell’implementazione dei suoi diritti previsti dai paragrafi 26 e 36 del Pacg, la Repubblica islamica interrompe da oggi alcune delle misure” introdotte, spiegano in una nota le autorità iraniane.
Teheran afferma quindi di non sentirsi più obbligata a rispettare i limiti attualmente previsti sulle sue riserve di uranio arricchito e acque pesanti. Concede ora 60 giorni ai partner per “soddisfare i loro obblighi, specialmente in campo petrolifero e bancario”, in modo da bilanciare come promesso gli effetti delle reintrodotte sanzioni statunitensi.
Se ci sarà un’intesa, Teheran tornerà a rispettare tutti gli obblighi del Pacg. Ma senza un accordo, si riserva di riprendere anche altre attività nucleari. “La finestra che è ora aperta per la diplomazia non lo rimarrà a lungo”, conclude la nota.
Senza rispondere alle accuse di Teheran, Londra, Parigi e Berlino hanno chiesto alla Repubblica islamica di implementare la totalità di quanto stabilito dall’accordo.
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