I nazionalisti dell'Afd rinnovano parzialmente la dirigenza
Joerg Meuthen è stato rieletto alla guida di Alternative für Deutschland (Afd) il cui congresso si è tenuto sabato: l'europarlamentare 58enne ha ottenuto 404 voti dai circa seicento delegati riuniti nel congresso del partito di destra a Braunschweig.
Secondo gli analisti il presidente dell'Afd, economista proveniente dal ricco Baden-Württemberg, ha un profilo più moderato rispetto a numerosi esponenti del suo stesso partito che nel corso degli ultimi mesi hanno espresso tesi vicine all'estrema destra.
Nel suo discorso davanti ai delegati Joerg Meuthen ha voluto precisare di essere un "patriota ma non nazionalista" e di non essere disposto a presiedere una formazione di ultradestra. L'assemblea del partito segna un parziale cambio dei vertici dopo che il copresidente Alexander Gauland ha annunciato di non ricandidarsi per favorire il ricambio generazionale di cui potrebbe avvantaggiarsi l'ala più radicale del partito nato solo sei anni fa.
Per l'altro posto alla testa del partito l'ha spuntata il deputato della Sassonia Tino Chrupalla, sostenuto dall'uscente Alexander Gauland e rappresentante dell'ala più di destra dell'Afd. Semisconosciuto ai più il 44enne proviene da una delle roccaforti della destra nell'ex Ddr e viene considerato meno estremista rispetto ad altri componenti della sua corrente.
All'esterno dell'edificio in cui si tenevano i lavori congressuali circa 20'000 persone hanno manifestato pacificamente, sotto lo sguardo vigile di numerosi agenti di polizia, per protestare contro le politiche populiste anti immigrati portate avanti dall'Afd.
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