Nulla di fatto per la risoluzione dell’ONU sul cessate il fuoco a Gaza
L'ambasciatrice elvetica all'ONU a New York Pascale Baeriswyl.
KEYSTONE
La Confederazione, che ha votato a favore della risoluzione proposta dagli USA (liberazione degli ostaggi israeliani in mano a Hamas in cambio di una tregua), critica il veto di Cina e Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La Svizzera ha votato a favore della risoluzione degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. Cina e Russia hanno imposto però il loro veto, gesto che l’ambasciatrice elvetica all’ONU a New York Pascale Baeriswyl deplora.
Alla luce della situazione umanitaria “intollerabile” della popolazione, che rischia una carestia imminente, sarebbe stato necessario “un risultato tangibile” in seno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha dichiarato dopo il voto: “È ora che una richiesta di cessate il fuoco umanitario immediato ottenga il consenso”, ha aggiunto.
Gli USA chiedevano la cessazione delle violenze in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. La Confederazione ha cercato fino all’ultimo di avvicinare il contenuto della bozza di risoluzione a un cessate il fuoco immediato e incondizionato, che la maggioranza dei membri del Consiglio aveva ripetutamente richiesto, ha aggiunto l’ambasciatrice.
Come l’ONU, la Svizzera teme un’offensiva di terra israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che “aggraverebbe ulteriormente” una “situazione già catastrofica per la popolazione civile”.
Un simile attacco sarebbe “inaccettabile” e non dovrebbe essere sostenuta dal Consiglio, ha insistito Baeriswyl, che ha nuovamente invitato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario. Il “fallimento” della risoluzione non deve essere preso come un “segnale” per “continuare le ostilità”, ha concluso.
I costi del sistema sanitario svizzero sono sempre più elevati
Questo contenuto è stato pubblicato al
I costi del sistema sanitario svizzero ammontano a 94 miliardi di franchi nel 2023, con un aumento del 2,4% rispetto all'anno precedente. Per il 2024 si prevede un ulteriore incremento del 3%.
Telelavoro parte integrante del mercato dell’impiego in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il telelavoro, lanciato dall'epidemia di coronavirus, negli ultimi tempi sembrava subire un rallentamento, con diverse aziende che hanno richiamato i dipendenti negli uffici. Ma non è così.
Appenzello, eletta per la prima volta una donna come Landamano
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Landsgemeinde di Appenzello Interno ha eletto oggi per la prima volta una donna nel ruolo di Landamano. Si tratta della 41enne Angela Koller, rappresentante del Centro.
Aumento del 40% di episodi di razzismo in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 sono stati recensiti in Svizzera 1211 casi di discriminazione razziale, 335 in più rispetto all'anno precedente, con un aumento di quasi il 40%.
Karin Keller-Sutter in Vaticano: “Cerimonia intensa e commovente”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha definito la cerimonia funebre per papa Francesco, tenutasi oggi in Vaticano, "intensa e commovente".
Questo contenuto è stato pubblicato al
Riapre sabato alle 17 la strada del Gran San Bernardo (A21), che collega il Vallese con la Valle d'Aosta, chiusa da nove giorni al traffico a causa di una valanga.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.