Nulla di fatto per la risoluzione dell’ONU sul cessate il fuoco a Gaza
L'ambasciatrice elvetica all'ONU a New York Pascale Baeriswyl.
KEYSTONE
La Confederazione, che ha votato a favore della risoluzione proposta dagli USA (liberazione degli ostaggi israeliani in mano a Hamas in cambio di una tregua), critica il veto di Cina e Russia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
La Svizzera ha votato a favore della risoluzione degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. Cina e Russia hanno imposto però il loro veto, gesto che l’ambasciatrice elvetica all’ONU a New York Pascale Baeriswyl deplora.
Alla luce della situazione umanitaria “intollerabile” della popolazione, che rischia una carestia imminente, sarebbe stato necessario “un risultato tangibile” in seno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha dichiarato dopo il voto: “È ora che una richiesta di cessate il fuoco umanitario immediato ottenga il consenso”, ha aggiunto.
Gli USA chiedevano la cessazione delle violenze in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. La Confederazione ha cercato fino all’ultimo di avvicinare il contenuto della bozza di risoluzione a un cessate il fuoco immediato e incondizionato, che la maggioranza dei membri del Consiglio aveva ripetutamente richiesto, ha aggiunto l’ambasciatrice.
Come l’ONU, la Svizzera teme un’offensiva di terra israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che “aggraverebbe ulteriormente” una “situazione già catastrofica per la popolazione civile”.
Un simile attacco sarebbe “inaccettabile” e non dovrebbe essere sostenuta dal Consiglio, ha insistito Baeriswyl, che ha nuovamente invitato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario. Il “fallimento” della risoluzione non deve essere preso come un “segnale” per “continuare le ostilità”, ha concluso.
UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una esplosione ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino di Roma ma l'impatto è stato talmente violento che il boato si è sentito in molte zone della capitale italiana.
L’Italia smantella un traffico di metalli preziosi verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli investigatori italiani hanno annunciato venerdì di aver smantellato un traffico di 600 chili di oro e argento verso la Svizzera. Diciassette persone sono state rinviate a giudizio in un caso che ha fruttato oltre 26 milioni di euro ai suoi autori.
I ghiacciai svizzeri hanno perso la massa accumulata durante l’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo le prime stime, la neve e il ghiaccio accumulati dai ghiacciai svizzeri durante l'inverno si sono ormai sciolti. Da venerdì hanno continuato a perdere massa.
Basta ai centri speciali per richiedenti l’asilo renitenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il segretario di Stato della migrazione, Vincenzo Mascioli, in futuro non dovrebbero più esserci centri speciali per richiedenti asilo renitenti. Tuttavia, a suo avviso, il fatto di separare gli elementi problematici dagli altri asilanti rimane una buona cosa.
La densità edilizia non rende necessariamente le città più calde
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'edilizia ad alta densità non comporta necessariamente un aumento del calore nelle città. L'importante è come vengono organizzati gli spazi, afferma un ricercatore del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.
Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.
A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.