Nobel per l’economia per la lotta alla povertà
Il premio Nobel per l'economia è stato assegnato congiuntamente alla franco-statunitense Esther Duflo e agli statunitensi Abhijit Banerjee e Michael Kremer per l'approccio sperimentale nella lotta alla povertà globale.
I lavori condotti dai premiati “hanno introdotto un nuovo approccio per ottenere risposte affidabili sul miglior modo di ridurre la povertà nel mondo”, ha indicato oggi l’Accademia reale svedese delle scienze. I tre economisti si divideranno il premio di 9 milioni di corone (circa 912’000 franchi).
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A metà degli anni ’90, Michael Kremer, professore all’Università di Harvard, “ha dimostrato la potenza del suo approccio, intervenendo sul terreno per testare diversi metodi per migliorare i risultati scolastici nell’ovest del Kenya”, spiega l’Accademia.
Banerjee e Duflo, marito e moglie, hanno in seguito effettuato simili esperimenti in altri paesi. Il loro metodo di ricerca sperimentale è onnipresente nel settore dell’economia dello sviluppo.
Esther Duflo, 46 anni, è professoressa d’economia al Massachusetts institute of Technology (MIT), dove lavora anche il marito. È una delle economiste più celebri al mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia John Bates Clark ed è la seconda donna a essere insignita del Nobel per l’economia. La prima era stata Elinor Ostrom, che ricevette il prestigioso riconoscimento nel 2009, per il suo lavoro sulla “analisi della governance, in
particolare delle risorse comuni”.
Per il suo lavoro nel 2013 era stata scelta come consigliera del presidente degli Stati Uniti Barack Obama per le questioni di sviluppo.
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