Questa volta non è stato il mare ad ucciderli. I 19 disperati trovati morti nella stiva del barcone con circa seicento migranti partito dalla Libia e stato intercettato a sud di Lampedusa. Non sono deceduti per annegamento, ma per asfissia. Ad ucciderli i gas del vecchio motore del natante.
Dal natante sarebbe partito un Sos raccolto da un mercantile a circa 80 miglia dalla costa di Lampedusa. Diciotto persone sono state trovate asfissiate dai fumi del vecchio motore nella stiva del barcone e sono state caricate sulle motovedette che hanno soccorso anche tre uomini che apparivano in gravi condizioni. Uno
di loro, durante il trasferimento verso Lampedusa, è deceduto, mentre gli altri due sono stati portati in ospedale.
Intanto oggi , come si vede nel video, è attraccata a Salerno la nave Etna della Marina Militare italiana che trasportava 2186 migranti. Imponente lo schieramento di forze dell’ordine ma soprattutto del personale del sevizio sanitario che dovrà effettuare i primi interventi per chi ne avrà necessità. Tra i 2186 migranti non si segnalano problemi di salute ma, come ha sottolineato il prefetto Gerarda Maria Pantalone, si tratta di persone stremate per un viaggio durato oltre due giorni. Sin dalle prime ore del mattino sono giunti in porto diversi pullman che provvederanno al trasferimento dei migranti nei centri di accoglienze
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