La risoluzione è stata presentata congiuntamente dalla Svizzera e dagli altri nove membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza.
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Una risoluzione del Consiglio di Sicurezza chiede il cessate il fuoco a Gaza. Un successo diplomatico anche della Confederazione che ha lavorato instancabilmente con tutti i membri del Consiglio per approvare questa risoluzione.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Dopo mesi di stallo dunque il documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Usa, chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie.
L’adozione, che è stata salutata con un lungo applauso, è “finalmente un segno di speranza”. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice svizzera presso l’organo dell’Onu a New York, Pascale Baeriswyl.
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La Confederazione ha lavorato instancabilmente con tutti i membri del Consiglio per approvare questa risoluzione, ha dichiarato la diplomatica. La risoluzione, giuridicamente vincolante, è stata presentata congiuntamente da tutti i dieci membri non permanenti dell’organo. Con questa dimostrazione di unità, si sperava – dopo mesi di stallo – di dissuadere le cinque nazioni con potere di veto dal votare contro la risoluzione, che chiede il cessate il fuoco a Gaza.
“Avevamo un chiaro obiettivo comune, un chiaro e inequivocabile appello per un cessate il fuoco immediato che avrebbe portato a un cessate il fuoco duraturo e sostenibile”, ha dichiarato Baeriswyl.
Israele non ci sta
“Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l’ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa”. Lo ha detto il ministro Esteri israeliano Israel Katz su X, dopo la risoluzione votata all’Onu.
“Il fatto che la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu non condanni l’attacco di Hamas del 7 ottobre è una vergogna”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan. “Hamas ha iniziato la guerra, da questo testo sembra che la guerra sia iniziata da sola – ha aggiunto – Israele non voleva questa guerra”.
“Non subordinare il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi danneggia gli sforzi, tutti avrebbero dovuto votare contro questa vergognosa risoluzione”, ha detto ancora.
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