Miliardi di persone nel mondo bevono ogni giorno acqua contaminata con particelle di plastica, secondo uno studio appena reso pubblico negli Stati Uniti. Gli scienziati hanno analizzato campioni provenienti da ogni parte del globo. L’83% è risultato inquinato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 06.09.2017)
Contenuto esterno
Contaminazioni da microplastiche sono presenti nell’acqua che sgorga dai rubinetti di tutto il mondo. È quanto è emerso da uno studio dell’organizzazione senza scopo di lucro di Washington Orb MediaCollegamento esterno, che ha condiviso in esclusiva con il giornale statunitense “The GuardianCollegamento esterno” i suoi risultati.
L’83% dei campioni presi in esame è risultato inquinato. Il tasso di contaminazione più elevato è quello riscontrato negli Stati Uniti, dove il 94% dei campioni analizzati conteneva microplastiche, compresa l’acqua del Congresso e del quartier generale dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente. Dopo gli Stati Uniti troviamo in questa classifica il Libano e l’India.
Fra le nazioni europee lo studio cita il Regno Unito, la Francia e la Germania. Il vecchio continente è dove si è riscontrato il tasso di contaminazione più basso, che comunque arriva al 72%. Il numero medio di fibre di plastica trovate era di 1,9 per 500 ml di acqua (4,8 negli Stati Uniti).
Le nuove analisi indicano l’estensione globale dell’inquinamento da microplastiche. Altri studi avevano precedentemente messo l’accento sulla contaminazione degli oceani, cosa che suggerisce che molta plastica viene ingerita mangiando pesci e frutti di mare.
Non sono ancora note le precise conseguenze sulla salute degli esseri umani che questa contaminazione provoca. La preoccupazione più grande degli scienziati sono le sostanze dannose e gli organismi patogeni che le fibre possono trasportare. Inoltre, dove ci sono le fibre, è ipotizzabile che ci siano anche delle nanoparticelle di plastica, dunque molto più piccole e la cui quantità non è misurabile. “Con queste dimensioni possono penetrare nelle cellule e dunque negli organi. E la cosa allora sarebbe davvero preoccupante”, ha detto al Guardian la dottoressa Anne Marie Mahon, del Gaway-Mayo Institute of Technology.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Nel 2020, oltre 40 mila morti per inquinamento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Seppur atteso, l’ultimo rapporto VIIAS -Valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario dell’inquinamento atmosferico- registra dati terrificanti. Particolato PM 2.5, biossido di azoto e ozono sono gli inquinanti che più preoccupano il Ministero della Salute, il quale certifica un trend sostanzialmente in miglioramento ma assolutamente insufficiente per limitare il numero di decessi a causa dello smog.…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Carrelli della spesa, cartelli stradali, mobili da giardino. Purtroppo, a volte, anche batterie, solventi e vernici”. Daniele Ponti, presidente dell’Associazione fondali puliti, lascia di stucco quando racconta cosa emerge dalla giornata annuale di raccolta rifiuti nel Ceresio. Peggio ancora se si guarda sotto il pelo dell’acqua vicino all’entrata di Parco Ciani, a Lugano, dove uno…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’associazione italiana, che si occupa del monitoraggio delle “acque dolci italiane”, comprese quelle dei laghi condivisi con il Ticino, mantiene alto il livello di preoccupazione sullo stato di salute del bacino sottocenerino alla luce dei risultati presentati martedì mattina a Lavena Ponte Tresa. “La foce del torrente Vallone è quella del torrente Brivio, a Porto…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Usare i trasporti pubblici, condividere l’automobile, spostarsi a piedi: sono alcune delle raccomandazioni Collegamento esternodel Dipartimento ticinese del territorio per diminuire l’emissione di polveri fini nell’atmosfera, che in questi giorni hanno registrato un’impennata. Anche chi non usa l’auto, però, può dare un suo contributo, ad esempio riducendo un po’ la temperatura nel suo appartamento.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’inquinamento non conosce frontiere: potrebbe essere questo il motto della piattaforma transfrontaliera che si riunirà per la prima volta giovedì prossimo. Vi parteciperanno tutti i capi dei dicasteri ambiente dei comuni del Mendrisiotto e una trentina di rappresentanti dei comuni comaschi della fascia di confine. L’obiettivo è di sviluppare insieme dei progetti per diminuire le…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.