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Giovane ucciso dalla polizia, scontri nella notte a Nantes

Nantes è stata teatro di violenti scontri tra dimostranti e polizia scoppiati in seguito all'uccisione di un giovane avvenuta ieri sera intorno alle 20.30 a un posto di blocco.

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I tafferugli, che si sono protratti fino alle 3 di notte, si sono estesi ad altri quartieri della città bretone.

Le forze dell’ordine hanno fatto uso di gas lacrimogeni contro i rivoltosi, alcuni dei quali in possesso di molotov, che hanno dato alle fiamme diverse auto e distrutto alcune vetrine di negozi. Sul 22enne, hanno riferito i media, pendeva un mandato d’arresto per furto e associazione a delinquere.

Le versioni sull’episodio, su cui è stata naturalmente aperta un’inchiesta penale, divergono profondamente. La polizia locale ha riferito che la vittima, fermata nel quartiere di Breil, è stata raggiunta alla carotide da un proiettile sparato per legittima difesa da un agente, dopo che era stato investito un collega dall’auto del pregiudicato che improvvisamente aveva innestato la retromarcia per sottrarsi al controllo di routine. L’auto, ha aggiunto la stessa fonte, era stata segnalata per traffico di stupefacenti e il giovane si sarebbe rifiutato di mostrare i suoi documenti.

Ma alcuni testimoni hanno raccontato che il poliziotto ha sparato “un colpo senza avvertimento, ad altezza d’uomo”. Uno “spettatore” anonimo, secondo quanto riportano alcuni giornali, ha detto che gli agenti stavano setacciando la zona e uno di loro avrebbe sparato a bruciapelo contro la vittima che era completamente immobile.

L’organismo di vigilanza della polizia francese ha annunciato di aver aperto un’indagine interna per accertare le responsabilità e la dinamica dell’uccisione. Da parte sua Johanna Rolland, sindaca socialista della città alla foce della Loira, ha detto che deve essere fatta chiarezza completa con un’inchiesta indipendente.

 

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