Almeno 26 persone sono morte nell'incendio scoppiato all'interno di uno studio di animazione a Kyoto, in Giappone. Lo riferiscono i vigili del fuoco, secondo cui ci sarebbero anche molti dispersi e 36 feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
È destinato a salire il bilancio di 26 morti e 36 feriti dell’incendio che sarebbe stato appiccato da un 41enne all’interno di uno studio di animazione a Kyoto. La polizia cerca di fare chiarezza sulle generalità del responsabile, riportano i media internazionali.
L’uomo è ricoverato in ospedale con ustioni insieme ad almeno altre 40 persone, alcune delle quali definite in gravi condizioni. Non si conoscono ancora le cause del suo gesto. All’interno dell’edificio di tre piani, con una superficie complessiva di 700 metri quadrati, sono stai trovati dei coltelli, ma non è chiaro se appartengono all’uomo.
Secondo il canale pubblico Nhk il 41enne – che non appare un dipendente della casa di produzione – avrebbe urlato frasi come “crepate!” agli impiegati mentre si propagavano le fiamme.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
“Sono pazzi questi giapponesi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un grappolo d'uva della varietà "Ruby Roman" è stato venduto all'asta in Giappone per 1,2 milioni di yen, pari a circa 11'000 franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Attacco contro un gruppo di bambine di una scuola elementare: muoiono una alunna di 12 anni, un uomo di 39 anni, e lo stesso attentatore che si è suicidato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tutto pronto a Tokyo per la cerimonia di abdicazione dell'imperatore Akihito e l'ascensione al trono del principe Naruhito.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel suo primo discorso da sovrano ha detto che pregherà per la felicità e il progresso per il suo popolo e per la pace nel mondo. Ritratto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo lo scalpore che ha suscitato la doppia paternità raccontata nel terzo episodio del film di animazione Kung Fu Panda, dove il protagonista scopre di avere ben due genitori maschili, ci si può interrogare su come è cambiato nel cinema questa importante figura nel giorno della Festa del Papà. Il terzo capitolo della citata saga…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.