Viavai di ministri nel pomeriggio a Downing Street tra notizie di riunioni riservate, segnali di cospirazioni in casa Tory e pressioni sempre più forti su Theresa May affinché si dimetta: l'ipotesi più probabile che decida venerdì.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Lo riportano i media britannici dopo l’effetto boomerang alla Camera dei Comuni dell’ultima offerta della premier al Parlamento sulla Brexit e malgrado la vigilia del voto per le Europee.
Le ultime voci fanno riferimento a una ribellione di ministri di primo piano, come il titolare dell’Interno, Sajid Javid, che avrebbe intimato a May di ritirare dalla legge di attuazione della Brexit almeno l’apertura su un voto parlamentare sul referendum bis.
Ma a Downing Street sono stati visti anche il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, e il capogruppo (Chief Whip) Julian Smith. Si parla inoltre di un meeting di un gruppo di ministri ‘frazionisti’ (riuniti nel cosiddetto Pizza Club sotto la guida di Andrea Leadsom) pronti a dimettersi in massa per forzare la mano.
Venerdì le dimissioni?
Sembra rinviata intanto a venerdì l’ipotesi di dimissioni di Theresa May da leader Tory e da prima ministra. Lo riferiscono i media britannici citando fonti di Downing Street che escludono la possibilità che la premier possa farsi da parte o essere costretta a uscire di scena già mercoledì sera.
Venerdì May ha invece accettato d’incontrare il deputato Graham Brady, presidente del Comitato 1922, influente organismo interno al gruppo parlamentare Conservatore riunitosi mercoledì proprio per discutere del destino della premier.
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