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Catalogna, Puigdemont congela l’indipendenza

"Come presidente della Generalitat, assumo il mandato perché la Catalogna si converta a una repubblica indipendente" ma la Catalogna "sospende la dichiarazione d’indipendenza per avviare il dialogo, perché in questo momento serve a ridurre la tensione". Così il presidente catalano Carles Puigdemont, martedì al Parlamento di Barcellona.

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A quello che Puigdemont ha definito “un gesto di responsabilità e generosità”, la risposta di Madrid non si è fatta attendere. “È inammissibile fare una dichiarazione implicita di indipendenza e poi sospenderla in modo esplicito. Il governo non cederà a ricatti”, hanno affermato fonti dell’esecutivo spagnolo citate dall’agenzia Efe.

Quanto accaduto “è la cronaca di un golpe annunciato”, aveva invece replicato la leader dell’opposizione nel Parlamento catalano, Inés Arrimadas. “Voi siete i peggiori nazionalisti d’Europa” e “non avete alcun sostegno: signor Puigdemont, lei è solo”.

A metà del suo discorso, il presidente della Generalitat aveva smesso di parlare in catalano e iniziato a parlare in castigliano per rivolgersi a tutto il Paese: “Non abbiamo nulla contro la Spagna e gli spagnoli, ma le relazioni non funzionano e non si è fatto nulla per cambiare la situazione”, aveva sostenuto.

La Catalogna si è dunque dichiarata indipendente, ma solo per un minuto, alle 19.41. Alle 19.42, ha sospeso la secessione per tentare “una tappa di dialogo” con Madrid.

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