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Dall’UE la prima legge al mondo che regola l’intelligenza artificiale

Un'immagine virtuale di un robot.
A seconda della violazione e delle dimensioni dell'azienda, saranno comminate multe che possono andare da un minimo di 7,5 milioni di euro o l'1,5% del fatturato fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale. KEYSTONE

Il Consiglio dell'Unione europea ha dato il via libera all'unanimità all'AI Act, ovvero alla legge europea sull'intelligenza artificiale che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'uso dei sistemi di intelligenza artificiale nell'UE.

La legge, la prima al mondo in materia, detta una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA in base ai diversi livelli di rischio identificati. Le nuove regole saranno applicabili a due anni dall’entrata in vigore, con l’eccezione dei divieti, che scatteranno dopo sei mesi, dei controlli sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e degli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi).

La normativa classifica i diversi tipi di IA in base al rischio. I sistemi di IA che presentano solo un rischio limitato saranno soggetti a obblighi di trasparenza molto leggeri, mentre quelli ad alto rischio saranno autorizzati, ma soggetti a una serie di requisiti e obblighi per accedere al mercato dell’Ue. Quando il rischio è inaccettabile, scattano i divieti: è il caso ad esempio delle tecniche manipolative, delle pratiche di polizia predittiva, del riconoscimento delle emozioni vietato sul posto di lavoro e nelle scuole. E ancora è il caso del riconoscimento facciale, il cui uso è consentito solo alle forze dell’ordine e soggetto a condizioni rigorose.

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Altra novità è il capitolo dedicato all’IA generativa, inserito in corso d’opera con l’obiettivo di dare una prima risposta alla diffusione di sistemi come ChatGPT. I modelli di IA per scopi generali (Gpai) che non presentano rischi sistemici saranno soggetti ad alcuni requisiti limitati, ad esempio in materia di trasparenza, ma quelli con rischi sistemici dovranno rispettare regole più severe, tra cui valutazione del modello, valutazione e mitigazione di rischi sistemici, protezione della sicurezza informatica.

A seconda della violazione e delle dimensioni dell’azienda, saranno comminate multe che possono andare da un minimo di 7,5 milioni di euro o l’1,5% del fatturato fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale.

L’AI Act si applica solo alle aree che rientrano nel diritto dell’Ue e prevede esenzioni, ad esempio per i sistemi utilizzati esclusivamente per scopi militari e di difesa e per la ricerca. Dopo essere stato firmato dai Presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio, l’atto legislativo sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue nei prossimi giorni ed entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione.

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