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Viaggio in Basilicata, patria del petrolio italiano

Forse non è noto a molti. Nel Centro Olio Val d’Agri in Basilicata, l'Eni tratta gli idrocarburi estratti dal giacimento "onshore" più grande dell’Europa Occidentale. Non senza problemi per l'ambiente e la salute.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 marzo 2019 - 19:19
tvsvizzera.it/fra con RSI
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Il nuovo centro Olio è in esercizio dal 2001 nella zona industriale di Viggiano, in provincia di Potenza nella Basilicata. Qui l'Eni tratta gli idrocarburi prodotti dal giacimento, ovvero giornalmente circa 104 mila barili (circa 16.500 m3 di olio) e 4.660.000 Sm3 di gas associato al greggio. 

Sempre qui viene estratto l’80% del petrolio italiano e coperto l'8% del fabbisogno nazionale.

Viggiano era entrata nelle cronache italiane dapprima nel 2016 quanto il sito è stato bloccato per alcuni mesi per un'inchiesta. Poi nel 2017 la giunta regionale della Basilicata ha sospeso le attività del Centro Oli di Viggiano dell’Eni per importanti sversamenti di idrocarburi con contaminazione anche esterna al perimetro. 

Tre mesi dopo è ripresa l'attività operativa dell’impianto grazie ai pareri positivi emessi dagli Enti competenti a valle degli accertamenti e delle verifiche che hanno confermato l’integrità dell’impianto e la presenza delle condizioni di sicurezza.

Eppure, come si può leggere facilmente sulla stampa locale, in tutti questi anni il sito è stato teatro di piccoli e grandi disagi per l'ambiente e la salute.

Vantaggi economici

Nell’arco di un ventennio, Eni ha ridistribuito sul territorio qualcosa come 2 miliardi di euro attraverso le royalties, pagate dalle compagnie. Soldi che certamente hanno fatto del bene alla regione.

Uno studio Link esternosu mortalità e ricoveri nel comune di Viggiano pubblicato nel 2018 mostra però che "gli eccessi di mortalità e ospedalizzazione emersi in aree più esposte a inquinanti di origine industriale sono rilevanti".

Ora la regione vive tra i benefici economici innegabili e la preoccupazione per l'ambiente e la salute. Sperando che quando i giacimenti saranno esauriti la regione non resti con solo un bel pozzo vuoto.

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