È morto Gianni de Michelis, ex esponente di spicco del Partito socialista italiano (Psi) di Bettino Craxi e per molti anni ministro degli Esteri. Lo si è appreso in ambienti parlamentari. De Michelis si è spento nella notte.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Nato a Venezia il 26 novembre 1940, laureato in Chimica industriale, è stato docente universitario. La sua carriera politica inizia nel 1964. Nel 1969 diviene componente della direzione socialista e poi responsabile nazionale dell’organizzazione del partito.
Dal 1976 al 1993 è stato deputato del Psi, più volte ministro: alle Partecipazioni statali, poi ministro del Lavoro e della previdenza sociale durante i due governi presieduti da Bettino Craxi. È stato vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri. Da ministro degli Esteri, De Michelis ha affrontato la caduta del muro di Berlino nel 1989 e l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq il 2 agosto 1990.
Due tratti caratteristici di De Michelis: l’amore per la cultura che definiva”il petrolio dell’Italia” e il suo incrollabile europeismo. “A Gianni De Michelis, che da ministro degli Esteri, ha firmato per l’Italia l’adesione al trattato di Maastricht, dedicheremo quest’ultimo tratto di campagna elettorale nel solco del suo sogno di un’Europa unita e in pace”. Così il segretario del Psi Enzo Maraio.
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