È stato il giorno delle spiegazioni. La presidente della Confederazione Doris Leuthard, in visita ufficiale a Roma, ha incontrato il presidente del consiglio italiano Paolo Gentiloni. I due politici hanno così potuto parlare personalmente dei rapporti tesi tra i due paesi. Come ha spiegato poi Doris Leuthard, Italia e Svizzera intrattengono sempre degli ottimi rapporti e non saranno piccole questioni particolari a rovinare un’amicizia datata nel tempo.
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Di origini coreane cresciuto nei Grigioni, scriverei solo di cultura, ma in questi anni ho sempre parlato d’altro. Iniziali: fra
Accolta a Palazzo Chigi, la presidente della Confederazione ha così potuto spiegare a Paolo Gentiloni la posizione della Svizzera circa i recenti dossier, diventati scottanti anche a causa delle posizioni del Canton Ticino. Come si è chiaramente espressa, il Canton Ticino a volte ha posizioni che la Confederazione non condivide… in particolare la questione legata al casellario giudiziale. Un dossier che dovrebbe essere risolto entro la fine del mese di giugno.
Per quanto riguarda la chiusura notturna di tre valichi doganali, Doris Leuthard è stata anche ironica: “Si tratta di tre valichi nei boschi di poca importanza”. Finita la fase di prova, ha aggiunto, faremo le nostre valutazioni.
Italia importante per le relazioni europee
Ma l’Italia per la Svizzera è e resta un partner molto importante, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con l’Unione europea. Come ha più volte segnalato, l’Italia può aiutare la Svizzera a perorare le proprie cause Bruxelles. E su questo punto Doris Leuthard non ha negato che l’Italia potrebbe riavviare i negoziati per un accordo tecnico globale con l’Unione europea, ora arenati.
Un ultimo punto: la questione dei migranti. Secondo le previsioni dell’Ufficio federale della migrazione, quest’estate potrebbe essere un’altra estate di fuoco. “Ci stiamo preparando”, ha concluso Doris Leuthard. E anche in questo caso la collaborazione con l’Italia è essenziale.
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Insomma sembra che tra i due paesi sia tornato il sereno.
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