Il trofeo del Festival di Sanremo è di produzione veneziana: da oltre 60 anni la statuetta del leone rampante sulla palma viene fabbricata dagli artigiani della ditta Santi.
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Se si vuole raccontare la storia del trofeo del celebre festival della canzone italiana, che inizia oggi, martedì, si deve lasciare Sanremo e viaggiare non solo verso un’altra città ma anche verso un altro mare. Il viaggio infatti porta a Venezia, dove da tre generazioni la ditta Santi produce le statuette del leone d’oro appoggiato a una palma Collegamento esterno(quest’ultima è un simbolo della località ligure).
Quella del trofeo da assegnare ai vincitori e alle vincitrici del festival è una storia nata quasi per caso. “Mio nonno negli anni Sessanta andava a svernare tre mesi all’anno a Sanremo. Lì ha contattato moltissimi clienti, tra cui il Comune di Sanremo. Da lì è poi nata la proposta di far fare a noi questo trofeo prestigioso”, dice Cristiano Moschini ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI.
Oggi l’elenco di cantanti e gruppi che nelle varie serate finali del festival hanno orgogliosamente sollevato questo trofeo è lungo. È pero corto quello delle persone che conoscono la vera origine della statuetta: “Non è mai stato pubblicizzato più di quel tanto e a noi non è mai stata data la possibilità di presenziare alle premiazioni. È però un piccolo fiore all’occhiello della nostra attività che custodiamo gelosamente”, aggiunge Moschini.
La lavorazione del trofeo dalla materia prima al prodotto finale dura circa un mese. “Ogni singolo pezzo è battuto a mano a partire da una lastra d’argento. I singoli pezzi vengono poi saldati e lavorati ulteriormente”, prosegue l’artigiano veneziano. Per lui il premio è qualcosa di cui andare fieri: “Dopo tre generazioni riuscire a mantenere un impegno così importante è segno di orgoglio e di qualità”.
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