Fleximan: il buono o il cattivo della storia?
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Spopola sui social il "giustiziere della notte" che abbatte i radar del Veneto a colpi di flessibile. C'è chi lo venera, chi lo condanna, chi cede alla protesta e chi non vuole dargliela vinta.
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tvsvizzera.it/mrj
In Italia ci sono circa 11’300 radar (autovelox) installati lungo le strade. Una quantità che fa esasperare molte persone, ma c’è qualcuno che ha deciso di prendere la situazione in mano: un anonimo che i social amano e che hanno rinominato Fleximan nascosto nella notte ha già distrutto alcuni di questi apparecchi in Veneto. L’ultimo della serie è stato abbattuto a Villa del Conte, a nord di Padova. L’autore (non si sa se è sempre la stessa persona e non agisce sempre da solo) ha usato la stessa tecnica che ha usato per gli altri: ne ha tagliato la base con un flessibile.
C’è chi condanna questi vandalismi e chi li loda, ma – almeno in alcuni casi – la protesta ha portato i suoi frutti. In alcune località colpite da Fleximan i sindaci hanno deciso di non sostituire i radar abbattuti. Altri invece si sono presi un periodo di riflessione.
Sarah Gaiani, sindaca di Villanova di Camposampiero, ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI che “bisogna riflettere perché è giusto che si rifletta su un malcontento espresso in questa maniera criminale. Bisogna capire se quello che si sta facendo è corretto.
Gli autori dei danneggiamenti rischiano fino a tre anni di carcere. Le autorità stanno dando loro la caccia verificando le targhe delle auto passate nelle zone colpite.
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“Quanto sta accadendo in questi giorni in Italia sul fronte degli autovelox attesta l’esasperazione dei cittadini che si sentono tartassati e braccati dalle multe stradali e dal moltiplicarsi delle postazioni per il controllo della velocità, ma non condividiamo atti di illegalità come quelli di chi distrugge e smantella gli autovelox”, afferma Carlo Rienzi, presidente di Codacons, citato dall’agenzia ANSA. “Chi supera i limiti di velocità, mettendo a rischio la propria vita e quella altrui, va sanzionato con la massima severità, ma i Comuni, dal canto loro, devono perseguire la sicurezza stradale e garantire l’incolumità degli automobilisti attraverso un uso più accorto degli autovelox, troppo spesso installati al solo scopo di far cassa e utilizzare i cittadini come bancomat”.
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