La televisione svizzera per l’Italia
Marco Odermatt

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

avreste mai immaginato che Alberto Sordi potesse essere ritenuto una minaccia per la sicurezza militare elvetica? La vicenda è venuta alla luce dalle recenti ricerche del regista Felice Zenoni presso l'Archivio del Canton Uri.

Il popolare attore voleva infatti acquistare all'inizio degli anni Sessanta un terreno ad Andermatt, oggi rinomata località alpina ma allora nota unicamente per le sue infrastrutture militari.

La transazione, come riporta anche tvsvizzera.it, venne infatti bloccata dallo stesso Governo federale, su iniziativa delle autorità militari per le quali la residenza di un cittadino straniero in prossimità di importanti fortificazioni dell'esercito metteva a repentaglio la sicurezza nazionale. A nulla valse il ricorso del cineasta romano, che dovette abbandonare il sogno di una sua abitazione sulle Alpi svizzere.

Buona lettura.

Odermatt
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Marco Odermatt è inarrestabile. Il campione elvetico ha vinto oggi la sua prima discesa libera di coppa del mondo sulla pista del Luberhorn.

Partito con il pettorale numero 8 lo sciatore nidvaldese ha domato dall’inizio alla fine il tracciato accorciato della prima delle due libere in programma a Wengen, nell’Oberland Bernese.

Al traguardo il 26enne svizzero ha preceduto di 58 centesimi il francese Cyprien Sarrazin, reduce dalla vittoria a Bormio, e di 81 centesimi il norvegese Aleksander Kilde. Bene anche gli altri elvetici in gara: Justin Murisier, Niels Hintermann e Alexis Monney hanno occupato in sequenza le tre posizioni della classifica finale a partire dalla decima.

Con questa impresa la bacheca di Marco Odermatt si arricchisce quindi di un altro alloro: il campione olimpico nello slalom gigante a Pechino 2022 e campione del mondo, sempre nel gigante e nella discesa libera a Courchevel/Méribel l’anno scorso, ha infatti al suo attivo anche due coppe del mondo generali, oltre alle tre di specialità (due in slalom gigante e una in super G). Con la libera di oggi salgono così a 30 le sue vittorie in singole gare di coppa del mondo.   

referendum
© Keystone / Peter Klaunzer

Gli svizzeri e le svizzere saranno chiamati ad esprimersi alle urne sul previsto ampliamento della rete autostradale nazionale, che suscita malumori tra le organizzazioni ambientaliste.

Per le varie associazioni e i partiti di sinistra ed ecologisti aderenti all’alleanza denominata “Stop alla follia autostradale” i 5,3 miliardi di franchi stanziati dalle Camere federali per potenziare 53 km autostradali sono troppi e sono incompatibili con le misure adottate contro il riscaldamento globale.

Vengono contestati in particolare sei progetti, tra i quali figurano la realizzazione della terza corsia sui 19 km autostradali tra Le Vengeron (Ginevra) e Nyon (Canton Vaud) e l’ampliamento a otto corsie della tratta Wankdorf-Schönbühl, nel Canton Berna.

L’auspicio del comitato referendario, che ha depositato oggi 100’000 firme – il doppio di quelle richieste per attivare la votazione popolare – alla Cancelleria federale, è che la consultazione si celebri entro l’autunno.

ospedale
Keystone / Martial Trezzini

Complice l’aumento incessante dei costi della salute per le famiglie, sta crescendo il consenso in favore di un’assicurazione sanitaria unica.

Il sondaggio condotto dall’istituto Basel Center for Health Economics (BCHE), di cui riferisce l’edizione odierna della Neue Zürcher Zeitung, indica che il 68% del campione rappresentativo della popolazione elvetica – a fronte di un 21% di contrari – aderisce all’idea della cassa malati unica, proposta peraltro già bocciata negli scorsi decenni dalle urne.

Ora però il vento sembra essere cambiato in seguito ai continui aumenti dei premi assicurativi che nonostante la concorrenza tra le varie compagnie provate sono notevolmente lievitati nel corso degli anni. Le persone interpellate paiono invece divise su un’eventuale tassa sanitaria del 12% da applicare sul reddito, in sostituzione degli attuali premi pro capite. Al 40% dei favorevoli si contrappone un’analoga quota di contrari.

Scarsi consensi raccoglie la proposta di abolizione della franchigia e dell’aliquota percentuale di partecipazione degli assicurati e delle assicurate ai costi sanitari. Questi meccanismi finalizzati ad accentuare la responsabilità personale nel ricorso alle prestazioni mediche continuano ad essere apprezzati dal 57% della popolazione mentre solo il 28% vorrebbe abolirli.

bus
© Keystone / Urs Flueeler

Pioggia di reclami a Mister Prezzi: le segnalazioni dell’utenza inviperita per gli esosi rincari sono più che raddoppiate in un biennio. Non vengono risparmiati neanche i servizi pubblici.

In totale, ha fatto sapere Stefan Meierhans in un’intervista al popolare Blick, sono stati inoltrati 2’768 reclami l’anno scorso, a conferma di un trend crescente. Erano stati 2’400, quasi due volte quelli dell’anno precedente, raggiungendo così livelli che non si vedevano dal 2012.

In proposito il sorvegliante federale sottolinea le proteste per il costo elevato dei trasporti pubblici, che colpiscono soprattutto le persone che dipendono da bus e treni per effettuare i loro acquisti. Le aziende, soprattutto quelle piccole che si trovano nelle regioni periferiche, si lamentano per gli incrementi delle tariffe postali.

Si tratta di due casi che, a giudizio di Stefan Meierhans, sono emblematici: “Se le aziende statali non sono un modello per la popolazione, questo dovrebbe farci riflettere”.



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