La televisione svizzera per l’Italia
campo agricolo allagato

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

si sa: anche gli animali soffrono il caldo, ma non hanno a loro disposizione tutte le opzioni per rinfrescarsi che abbiamo noi esseri umani. Eppure… Un giovane capriolo di Riehen, nel canton Basilea, si è tuffato in una piscina privata, dalla quale poi non è riuscito più a uscire. È servito l'intervento di un agente della polizia cantonale per salvarlo: l'uomo infatti si è gettato nella piscina, aiutando il cervide a uscirne.  

Non è dato sapere se l'animale sia entrato in acqua di sua propria volontà. A me piace immaginarlo mentre nuota e pensa: "Mica male rinfrescarsi così!". 

Passiamo però ora a notizie più serie. Buona lettura! 

mazzette di banconote elvetiche vengono messe in una valigetta
© Keystone / Ti-press / Gabriele Putzu

Per combattere efficacemente il riciclaggio di denaro, la Confederazione deve creare rapidamente un registro dei beneficiari effettivi dei trust e di entità simili. Lo chiede, sulla base dei nuovi standard internazionali, Transparency International Svizzera in un rapporto pubblicato mercoledì.  

Numerosi casi internazionali di corruzione e riciclaggio di denaro – scrive l’organizzazione in una nota – dimostrano che i criminali spesso nascondono beni acquisiti illegalmente dietro intricate strutture di società di comodo, trust e simili

Ciò è possibile perché, pur avendo il controllo su queste strutture, i proprietari effettivi non sembrano essere i proprietari legali. A questo proposito, il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), l’organo intergovernativo di vigilanza sul riciclaggio di denaro, del quale fa parte anche la Svizzera, chiede una maggiore trasparenza e ha recentemente inasprito gli standard in materia.  

La Confederazione è tuttavia in ritardo rispetto all’UE, dove la maggior parte degli Stati membri ha già introdotto un tale registro centrale, osserva Transparency. Il Consiglio federale aveva annunciato che avrebbe aperto la procedura di consultazione sulla creazione di un simile registro quest’estate. Nel suo rapporto, l’organizzazione che combatte la corruzione afferma che le attuali norme svizzere, in base alle quali alcune società devono tenere un elenco interno dei loro principali beneficiari effettivi, non soddisfano i nuovi requisiti. 

campo agricolo allagato
Keystone / Emanuele Valeri

La società di riassicurazione elvetica Swiss Re ha pubblicato un rapporto dal quale emerge che nel primo semestre del 2023 le catastrofi naturali hanno provocato danni per 120 miliardi di dollari (106 miliardi di franchi al cambio attuale), di cui 50 miliardi coperti dalle assicurazioni.  

I dati non si discostano molto da quelli dell’anno scorso (rispettivamente -3% e +2%). A pesare fortemente sono state le tempeste che hanno interessato gli Stati Uniti, le quali hanno provocato il 68% dei danni economici registrati. L’analisi fa però anche riferimento alle forti piogge che hanno colpito l’Emilia-Romagna a metà maggio: ne sono scaturite vaste inondazioni e perdite assicurate per oltre 600 milioni di dollari, facendone l’evento meteorologico più costoso in Italia dal 1970.  

“I danni superiori alla media confermano una tendenza alla progressione annua del 5-7% dei sinistri assicurati, determinata dal riscaldamento del clima”, spiega Martin Bertogg, dirigente di Swiss Re, citato in un comunicato odierno. Secondo Swiss Re gli effetti dei cambiamenti climatici sono evidenti in eventi meteorologici sempre più estremi. “Sono già visibili in alcuni pericoli come ondate di calore, siccità, inondazioni e precipitazioni estreme”, afferma il capo economista del gruppo, Jérôme Jean Haegeli, a sua volta citato nella nota.  

Ci sono però anche altri fattori: “La pianificazione territoriale nelle aree costiere e fluviali più esposte e l’espansione urbana verso la natura selvaggia generano una combinazione difficilmente reversibile di esposizioni di valore elevato in ambienti a rischio maggiore”. Secondo Haegeli è necessario adottare misure di protezione: “È giunto il momento di investire in un maggiore adattamento al clima”

entrata campo svizzero
Yonhap

Un pullman che trasportava scout svizzeri nel quadro dell’incontro mondiale in Corea del Sud ha avuto un incidente sulla strada per Seul.  

Dieci giovani adulti e adulte sono rimasti feriti, ha detto all’agenzia Keystone-ATS la portavoce degli scout Barbara Hochuli, confermando informazioni del sito pilatustoday.ch. In totale, 38 persone si trovavano sul bus, che è rimasto coinvolto nell’incidente intorno alle 5 del mattino (ora svizzera). 

I feriti e le ferite dovrebbero poter lasciare l’ospedale ancora in giornata, ha precisato Hochuli. I e le partecipanti svizzeri al Jamboree, campo scout mondiale, erano sulla strada per Seul dopo essersi spostati a causa della minaccia di un tifone. In totale sono sul posto 1’430 scout rossocrociati. 

Secondo i servizi meteo coreani, il tifone porterà violenti venti e forti piogge. Il Jamboree ha portato nel Paese asiatico oltre 43’000 persone da 160 nazioni diverse. In migliaia sono andati via in anticipo a causa del calore estremo e alcune carenze organizzative. 

donna anziana consulta il suo smartphone
Keystone / Sina Schuldt

In un mondo sempre più online, la popolazione elvetica è sempre più digitale, anche se rimane un 6% che, ancora oggi, non usa internet

Secondo uno studio svolto dall’istituto di ricerca mediatico WEMF, in Svizzera il 93,9% delle persone con più di 14 anni è online. Si tratta di oltre sette punti percentuali in più rispetto a dieci anni fa. La crescita è dovuta soprattutto agli e alle over 65: il 77,6% utilizza Internet. 

Lo strumento preferito per navigare sul world wide web – con il 93,6% – è lo smartphone, si legge in un comunicato odierno del WEMF. Segue il computer portatile con il 75,4% e il tablet con il 50,2%. 

Fra i pensionati e le pensionate l’aumento dell’accesso al web è cresciuto di oltre cinque punti percentuali in due anni. Il paragone di genere mostra che gli uomini usano tendenzialmente di più Internet rispetto alle donne. Queste ultime recuperano però terreno e sono passate dal 90,4% di due anni fa al 92% di oggi. 

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR