La televisione svizzera per l’Italia
La coda al San Gottardo.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

è di oggi la notizia che un robot sarebbe capace di guardare video di cucina e ricreare le ricette dei piatti analizzati. La macchina è stata messa a punto dai ricercatori dell’Università di Cambridge.

Secondo gli scienziati il robot – capace di imparare come una persona – riconosce tutti gli ingredienti e presto, guardando in video qualsiasi ricetta, sarà in grado di riproporla.

Io che non disdegno la tecnologia ma che amo cucinare, continuerò a proporre alla mia famiglia le mie ricette. Buon appetito.

Paradeplatz a Zurigo, da un lato la sede di Credit Suisse e poco lontano quella di UBS.
© Keystone / Michael Buholzer

L’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS sarà legalmente portata a termine entro il 12 giugno.

La data del cosiddetto closing è stata comunicata stamani da entrambi gli istituti. Sulla fusione tra le due banche elvetiche pende però la decisione della SEC – l’autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari – che ancora non ha dato il suo benestare. Altre autorità americane come la Federal Reserve hanno già dato il loro assenso e lo stesso ha fatto in Europa la Commissione UE.

Concretamente il 13 giugno le azioni di Credit Suisse spariranno dalla borsa di Zurigo. Da Wall Street, grazie al fuso orario, il cosiddetto delisting potrebbe avvenire già il giorno prima, se l’acquisizione andrà in porto prima dell’apertura del mercato americano. Nell’SMI, l’indice principale del mercato elvetico, che conta 20 titoli, a Credit Suisse dovrebbe subentrare il colosso della logistica Kühne+Nagel.

L’operazione era stata decisa il 19 marzo scorso su spinta del Consiglio federale, della Banca nazionale svizzera, dell’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (Finma) e di UBS. Per rilevare il concorrente UBS ha accettato di pagare 3 miliardi di franchi e di assumersi eventualmente 5 miliardi di perdite. Da parte sua lo Stato ha messo sul tavolo 259 miliardi, fra aiuti di liquidità della BNS e garanzie della Confederazione.

Code al al San Gottardo
© Keystone / Urs Flueeler

Per regolare i flussi del traffico al portale della galleria del San Gottardo si vuole introdurre un pedaggio.

Chi non è mai stato intrappolato almeno una volta sulle rampe del San Gottardo in automobile? Le code diventano sempre più lunghe, soprattutto nei periodi delle vacanze scolastiche. Per regolare i flussi di traffico c’è chi pensa che serva un pedaggio al San Gottardo. La proposta è approdata in Parlamento sotto forma di mozione.

Diciamolo, l’idea non è certo nuova. Questa volta però potrebbe ora fare breccia grazie a una vasta alleanza che sta formandosi in seno al campo borghese e che potrebbe raccogliere il consenso della sinistra, verdi compresi. Così almeno riferisce la NZZ am Sonntag. Questa ‘solidarietà’ tra partiti potrebbe far sì che l’idea ottenga la maggioranza in parlamento.

Concretamente si chiede un sistema di tariffazione flessibile per il San Gottardo e il San Bernardino. Il passaggio dovrebbe essere più costoso quando la domanda è più alta: cioè nei periodi di Pasqua, Ascensione e Pentecoste, nonché in estate. I mesi più economici sarebbero novembre e gennaio. E sarebbero previsti sconti per la popolazione locale, UE permettendo.

La torre di controllo dell aeroporto di Zurigo.
Keystone/gaetan Bally

L’aeroporto di Zurigo ha effettuato per anni donazioni ai partiti presenti nel Gran consiglio zurighese.

La notizia delle donazioni ai partiti politici è stata divulgata dal Tages-Anzeiger e ha scatenato un acceso dibattito oggi in seno al Gran consiglio zurighese. Questo perché il maggior azionista dell’aeroporto è proprio il Canton Zurigo.

Secondo quanto è emerso dal dibattito in seno al parlamento cantonale, le formazioni politiche con più di 15 seggi ricevevano 40’000 franchi all’anno e quelle più piccole 20’000. Non solo. Negli anni delle elezioni cantonali, ovvero ogni quattro anni, l’importo veniva raddoppiato e andava soprattutto a beneficio dei partiti che si impegnavano a favore di un aeroporto “competitivo”.

La consigliera di Stato zurighese Carmen Walker Späh, membro anche del consiglio di amministrazione di Flughafen Zürich, ha poi aggiunto che il Governo cantonale non era stato informato di donazioni specifiche a partiti politici, ma era a conoscenza di questa pratica. Una pratica bollata come “mafiosa” dai Verdi.

La moneta commemorativa d oro.
@swissimint

Per i 175 anni della Costituzione federale, la zecca emetterà una moneta commemorativa.

La moneta che celebra la prima Costituzione federale del 1848 è stata presentata oggi dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter. L’opera è stata realizzata dall’artista solettese Peter Salzmann e potrà essere acquistata durante le celebrazioni che si terranno a Berna il primo e il 2 luglio direttamente al Bernerhof, la sede del Dipartimento federale delle finanze.

Da un lato la moneta riporta in maniera simbolica il preambolo della Costituzione. Sull’altra faccia è raffigurata madre Helvetia con la bandiera svizzera e una colomba portatrice di pace. La moneta commemorativa sarà disponibile in due versioni: in argento del valore nominale di 20 franchi (ne verranno coniati 10’000 pezzi) e in oro del valore di 50 franchi (5’000 pezzi).

Presentando la moneta, la ‘ministra’ delle finanze Karin Keller-Sutter ha ricordato che con la prima Costituzione federale, varata il 12 settembre 1848, i nostri antenati hanno creato in brevissimo tempo una base istituzionale per la Svizzera moderna che è ancora oggi stabile. Le donazioni della società che gestisce l’aeroporto ora verranno rivedute.

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