La televisione svizzera per l’Italia
Tulipani rossi a Morges.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

se passate dalle parti di Morges, nel canton Vaud, domani inizia la Festa dei tulipani e durerà fino al 14 maggio. I visitatori potranno passeggiare tra i 144'000 fiori di 300 varietà di tulipani. Una gioia per gli occhi. Ma proprio alla vigilia della manifestazione, l’organizzazione comunica che sono stati rubati circa 400 bulbi.

Secondo la presidentessa della Festa, Véronique Hermanjat, il crimine sarebbe stato perpetrato da professionisti: "Le aiuole non sono state danneggiate. I bulbi sono stati dissotterrati con cura e i ladri hanno persino lasciato da parte quelli marci. Se ne intendono!", ha detto. Il furto non fermerà però la Festa.

Paradeplatz con le sedi di UBS e Credit Suisse in una giornata uggiosa e piovosa.
© Keystone / Michael Buholzer

Cosa succede ora con  la nascita di una mega banca elvetica? Più rischi o vantaggi? 

Sulla carta, UBS ha fatto un ottimo affare nell’acquistare la banca rivale Credit Suisse per 3 miliardi di franchi. Ma il prezzo reale – come scrive oggi swissinfo.ch – sarà noto solo al termine della fusione, che avverrà in un campo minato da rischi legali, normativi e di mercato. Pericoli noti al presidente del Cda di UBS Colm Kelleher: “Questa transazione comporta anche rischi significativi”.

Diciamolo però, la ricompensa di una fusione riuscita potrebbe essere enorme. Il prezzo di un fallimento sarebbe per contro catastrofico, non solo per la Svizzera ma per l’intero settore finanziario internazionale. UBS ha identificato diversi potenziali punti dolenti ed erediterà anche le varie cause legali pendenti di Credit Suisse.

Entrambe le banche svizzere hanno alle spalle una storia di acquisizioni di istituti rivali. Ma questo avveniva prima che venissero coniati i termini “Too Big to Fail” (troppo grande per fallire). Se la fusione avrà buon esito, la mega banca dovrà comunque funzionare in modo efficiente e realizzare profitti. Fino a quando non saranno noti ulteriori dettagli sulla sua composizione finale e sulla strategia di UBS, è però impossibile fare previsioni sul successo della nuova entità. 

Una sede della banca cantonale urana a Flüelen.
© Keystone / Urs Flueeler

Per evitare di diventare dipendenti da UBS, proposta una banca sul modello di quelle cantonali.

L’economia elvetica rischia di diventare troppo dipendente dal futuro colosso bancario UBS. Per questo motivo il copresidente del Partito socialista Cédric Wermuth lancia una proposta sulle edizioni odierne dei giornali del gruppo CH Media: creare una banca svizzera che si ispiri al modello di quelle cantonali.

D’altra parte, Cédric Wermuth ricorda che a causa di una mancanza di credito, 200 anni fa sono state fondate le banche cantonali. Oggi bisogna fare qualcosa di simile perché c’è una “carenza di sicurezza”, afferma il consigliere nazionale argoviese. Inoltre, Secondo il socialista, PostFinance – la banca della Posta – va trasformata in una banca per piccole e medie imprese (PMI) con una garanzia pubblica statale.

Altra proposta interessante: l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) dovrebbe agire come fa con i farmaci l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic: ovvero esaminare i prodotti dei mercati per verificarne i possibili effetti collaterali. Il copresidente socialista è chiaro: “Bisogna chiudere il casinò”.

Una delle fattorie di Witzwil vista dietro le sbarre.
Keystone / Peter Schneider

La più grande fattoria in Svizzera è un carcere. Si trova nel Canton Berna a ridosso del lago di Neuchâtel.

È un unicum in Svizzera. L’istituto penitenziario di Witzwil è la più grande delle quasi 50’000 fattorie della Confederazione. Come scrive oggi tio.ch, mentre una fattoria media gestisce circa 21 ettari di terreno, la prigione di Witzwil pianta colza e riso su circa 700 ettari, alleva un paio di centinaia di maiali e manzi e ospita numerosi puledri. Fino a 166 persone adulte scontano qui la loro pena.

La combinazione tra prigione e agricoltura risale al XIX secolo. L’allora direttore del carcere, Otto Kellerhals, era convinto di una cosa: il lavoro di agricoltore fa bene ai carcerati sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico. Ancora oggi parti della sua filosofia sono perfettamente valide: nel 2013, il Tribunale federale ha confermato gli effetti terapeutici del lavoro in carcere.

In qualità d’impresa cantonale, per legge il carcere è inoltre obbligato a dedicare il sette per cento della sua superficie alla biodiversità. La prigione di Witzwil ha però stabilito di sua volontà di dedicarne più del doppio: il 15 per cento. Circa 100 ettari. Ossia 140 campi di calcio. E anche i carcerati di Witzwil si occupano della biodiversità, che lo vogliano o no.

Una pillola giallo-rossa nella sua confezione.
© Keystone / Gaetan Bally

Per evitare la penuria di farmaci importanti lanciata un’iniziativa popolare “Sì alla sicurezza dell’approvvigionamento medico”.

Un comitato di cittadini – composto da medici, farmacisti e droghieri – ha lanciato oggi a Berna un’iniziativa popolare per garantire in Svizzera l’approvvigionamento medico. Attualmente, in Svizzera, mancano circa 1’000 diversi prodotti. Il fatto poi che i medicinali necessari per le cure di base (per es. antibiotici) siano fabbricati quasi esclusivamente in Asia (e le aziende non sono fornitori affidabili) non aiuta.

Per migliorare l’approvvigionamento, il testo mira a creare una competenza federale al posto di quella delle 26 autorità cantonali. La pandemia ha mostrato come il federalismo abbia raggiunto i suoi limiti per quanto riguarda la sicurezza del rifornimento in beni medici. Vuole inoltre rafforzare in Svizzeera la ricerca, lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio dei farmaci.

All’origine di questa iniziativa c’è un’ampia alleanza di 16 associazioni e organizzazioni della comunità medica, dei farmacisti, dei droghieri, dei laboratori medici, delle organizzazioni dell’industria e della logistica farmaceutica, nonché delle organizzazioni di protezione dei consumatori e degli ambienti della ricerca scientifica. La raccolta delle 100’00 mila firme necessarie per la riuscita del testo inizierà il 4 aprile.

  • La notizia sul lancio dell’iniziatia popolare su blue NewsCollegamento esterno.
  • Nel Paese dei farmaci stanno finendo le medicine, un contributo della collega Jessica Davis Plüss su swissinfo.ch.
  • La task force agenti terapeutici con il compito di valutare interventi a breve termine per superare la scarsità di medicamenti disponibili sul mercato. Un articolo su tvsvizzera.it.


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