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auto incolonnate di notte

Oggi in Svizzera

Care lettrici, cari lettori, 

chi non ha letto – o almeno non conosce – una delle storie di Roald Dahl? La fabbrica di cioccolato, Matilde, Il GGG (Grande Gigante Gentile) - per citarne solo alcuni - sono frutti della sua fantasia.  

Ora però anche lo scrittore britannico è stato toccato dalla cancel culture: la casa editrice Puffin ha deciso, in occasione di una recente ristampa delle sue opere, di "smussare" alcuni termini: la cattivissima signorina Trinciabue non avrà più una "faccia da cavallo", ma solo una "faccia"; le "streghe" diventeranno "scienziate" e gli "uomini-nube" saranno ormai "persone-nube".   

Lascio a voi giudicare se sia giusto o meno cambiare opere originali per renderle più "accettabili" dal pubblico moderno. A me, con tutto questo parlare di Roald Dahl, è venuta voglia di rileggere La fabbrica di cioccolato ed è quello che farò. 

Buona lettura. 

auto incolonnate di notte
© Keystone / Christian Beutler

Il Consiglio federale ha approvato mercoledì due grandi programmi d’investimento per complessivi 13,2 miliardi di franchi per la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto. Di questi, 11,6 miliardi saranno utilizzati per potenziare le strade nazionali e 1,6 per progetti negli agglomerati. 

I fondi destinati alle strade nazionali, indica l’Esecutivo in un comunicato, sono destinati a “progetti di ampliamento infrastrutturale”, il cui scopo è migliorare la viabilità. 

Secondo le previsioni, infatti, in assenza di adeguate contromisure, entro il 2040 circa 450 chilometri di strade – pari al 20% della rete principale – saranno regolarmente congestionati. Su quasi 170 chilometri si verificheranno ingorghi o rallentamenti da due a quattro ore al giorno, in particolare nelle grandi città e negli agglomerati urbani. 

I rimedi attualmente utilizzati, come ad esempio la regolazione variabile dei limiti di velocità e le corsie dinamiche, non saranno più sufficienti per assicurare l’efficienza della rete stradale primaria. Stando all’Esecutivo sono necessari “potenziamenti di capacità mirati sui tratti più congestionati”. Tra i cantieri previsti a questo scopo figura anche il potenziamento dell’A2 tra Lugano Sud e Mendrisio.  

gruppo di persone fotogrfate dalle spalle in giù che tengono in mano bandiere ucraine
© Keystone / Alexandra Wey

Il Consiglio federale ha chiesto oggi al Parlamento, a quasi un anno dall’inizio della guerra, di sbloccare un nuovo pacchetto di aiuti d’emergenza per l’Ucraina e la Moldavia di 140 milioni di franchi, che andranno ad aggiungersi ai circa 1,3 miliardi stanziati nel corso degli ultimi 12 mesi e usati per sostenere il Paese nel quadro della cooperazione internazionale e di altri provvedimenti e per accogliere ucraine e ucraini in cerca di protezione. 

Il conflitto, lanciato il 24 febbraio 2022 dalla Russia, è stato “una violazione chiara e grave del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, ha dichiarato, in conferenza stampa, il presidente della Confederazione Alain Berset, che ha ribadito che la Svizzera “condanna nuovamente con forza l’aggressione militare della Russia”. 

“Non è solo una guerra contro il popolo ucraino, è anche una guerra contro i valori democratici come libertà, pace, autodeterminazione e dignità”, ha sottolineato Berset. 

Il Governo ha lanciato un nuovo appello “per la cessazione del conflitto e il ritiro delle truppe russe da tutto il territorio ucraino”. La Confederazione, si legge in un comunicato, esorta inoltre le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e sostiene le indagini sui crimini intraprese dalla Corte penale internazionale. 

ruscello
© Keystone / Gian Ehrenzeller

Davos non è solo una famosa stazione sciistica e sede del Forum Economico Mondiale (WEF). La città è infatti diventata anche un centro per lo studio delle allergie.  

Già nella seconda metà del XIX secolo molte persone si recavano a Davos per ragioni di salute: l’aria pulita alpina ha infatti attirato nei sanatori centinaia di pazienti affetti da tubercolosi. L’arrivo degli antibiotici ha però ridotto questo “traffico” in maniera drastica. 

Oggi la stessa aria pulita di Davos, priva di pollini di alberi come la betulla, la quercia o l’ontano, dove l’inquinamento atmosferico è minimo e la quantità di acari della polvere negli ambienti interni estremamente bassa è un’attrazione per le persone affette da asma e allergie, che cercano un trattamento nelle cliniche della città. 

La vicinanza dei e delle pazienti e la possibilità di analizzare diversi campioni biologici ha fatto diventare Davos la sede ideale per la ricerca e gli esperimenti in questo campo. È nato così l’Istituto svizzero di ricerca sulle allergie e sull’asma (SIAF), dove circa 50 biologi e biologhe, biochimici e biochimiche e medici lavorano per comprendere le cause delle malattie allergiche e trovare trattamenti preventivi e curativi. 

tavoli apparecchiati in un ristorante
labuvette-vaudoise.ch

Il ristorante del Gran Consiglio vodese, a Losanna, è da oggi aperto al pubblico, che potrà usufruirne per quattro giorni a settimana dalle 9:30 alle 14:30. Si tratta di una prima in Svizzera e di una rarità a livello mondiale. Il martedì, giorno di riunione del Governo cantonale, rimane off limits per motivi di capienza.  

“Vogliamo portare il pubblico in Parlamento”, ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera romanda la presidente del Gran Consiglio Séverine Evéquoz. Questa apertura era già stata annunciata durante l’inaugurazione del nuovo Parlamento nel 2017, ma è stata ritardata a causa della pandemia di Covid-19. 

Per garantire la sicurezza dei e delle parlamentari – ma anche il proseguimento senza disturbi esterni del loro lavoro – il pubblico potrà accedere unicamente al ristorante e ai servizi igienici

Con questa mossa il canton Vaud segue quanto intrapreso dal Parlamento in Québec: la sede governativa di questa provincia canadese è una tappa molto amata da turiste e turisti, che vi si recano regolarmente da oltre mezzo secolo

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