È quanto il Governo investirà nella rete nazionale per progetti di ampliamento realizzati entro il 2030. Tra questi anche il l'allargamento della A2 tra Lugano e Mendrisio.
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tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
Il Consiglio federale ha approvato due programmi d’investimento per costruire nuove infrastrutture di trasporto per complessivi 13,2 miliardi. Di questi, 11,6 miliardi saranno utilizzati per potenziare le strade nazionali e 1,6 per progetti negli agglomerati.
I fondi destinati alle strade nazionali, indica l’Esecutivo in un comunicatoCollegamento esterno, sono destinati a “progetti di ampliamento infrastrutturale” allo scopo di migliorare la viabilità.
Ingorghi costanti in vista
Secondo le previsioni, infatti, in assenza di adeguate contromisure, entro il 2040 circa 450 chilometri di strade – pari al 20% della rete principale – saranno regolarmente congestionati. Su quasi 170 chilometri si verificheranno ingorghi o rallentamenti da due a quattro ore al giorno, in particolare nelle grandi città e negli agglomerati urbani.
I rimedi attualmente utilizzati, come ad esempio la regolazione variabile dei limiti di velocità e le corsie dinamiche, non saranno più sufficienti per assicurare l’efficienza della rete stradale primaria, sostiene il Consiglio federale.
Nella nuova versione licenziata oggi, contiene progetti per un volume d’investimento complessivo pari a 34,147 miliardi di franchi, cifra che comprende opere per 5,8 miliardi già ufficialmente approvate dal Parlamento. Entro il 2030 si prevede l’avvio di progetti per un totale di circa 11,6 miliardi. Tali cantieri – tra cui figura il potenziamento dell’A2 tra Lugano Sud e Mendrisio – interessano principalmente gli agglomerati urbani.
Tra tutti questi progetti, i prioritari sono stati inseriti nella Fase di potenziamento 2023, che il Parlamento dovrà approvare. Tra di essi vi sono in particolare l’ampliamento dell’autostrada A1 Berna-Wankdorf – Kirchberg (BE), e le nuove gallerie Rosenberg (A1) a San Gallo, Rhein (A2) a Basilea e Fäsenstaub (A4) a Sciaffusa.
L’ampliamento dell’A2 del sud del Ticino figura nella categoria “Fasi successive”, ma sempre con “Orizzonte realizzativo 2030”. Con “Orizzonte realizzativo 2040” c’è invece il collegamento A2 – A13 sul piano di Magadino.
Da notare che il messaggio licenziato a destinazione del Parlamento contempla anche un limite di spesa di circa 8,8 miliardi per la manutenzione e l’esercizio della rete esistente per il periodo 2024 – 2027. L’entità del finanziamento consentirà gli investimenti necessari per la conservazione di gallerie, ponti e pavimentazioni, sottolinea l’Esecutivo.
La somma chiesta è di 285 milioni di franchi superiore a quando ipotizzato in un primo tempo. Al progetto posto in consultazione nel giugno del 2022 si sono aggiunte ulteriori misure: come una nuova linea tranviaria a Kloten (ZH) e la circonvallazione stradale est di Suhr (AG). A ciò va inoltre aggiunto il rincaro.
I fondi federali sono prelevati dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRACollegamento esterno). I Cantoni e le autorità locali dovranno accollarsi il finanziamento restante.
Tra i progetti più importanti, oltre ai due citati, ci sono una nuova linea tranviaria a Zurigo per servire il quartiere di Affoltern, e il prolungamento in Francia di una linea di tram ginevrina. Tra le altre infrastrutture sostenute figura la piattaforma dei trasporti alla stazione di Coira ovest. Per questo e altri cantieri nel capoluogo retico sono previsti fondi federali per 38,5 milioni.
In Ticino è l’agglomerato di Locarno ed essere sostenuto, con 12,8 milioni. Saranno impiegati in particolare per creare una nuova fermata del bus al Centro Punto Valle di Avegno Gordevio e per nuovo nodo intermodale alla fermata ferroviaria di San Nazzaro.
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