
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
La notizia che sta monopolizzando i media di tutto il mondo oggi riguarda il terremoto in Medio Oriente. L’augurio ovviamente è che non vi troviate nelle zone colpite nelle ultime ore dal violento sisma e, in caso contrario, che non vi sia successo nulla di preoccupante. Berna ha fin da subito, come potete leggere qui di seguito, reagito alla calamità che si è abbattuta su parte della Turchia e delle Siria.
Un’ottantina di specialisti si sta organizzando per partire in soccorso dei terremotati n Turchia. La Direzione dello sviluppo e della cooperazione sta studiando un possibile intervento in Siria, dove le condizioni politiche e civili sono piuttosto complicate. Ma nel nostro consueto bollettino quotidiano vi raccontiamo anche di altro,
buona lettura.

Il presidente Alain Berset ha fatto sapere che la Confederazione è pronta a fornire aiuti di emergenza alle vittime del terremoto in Medio Oriente.
Su Twitter il consigliere federale friburghese ha anche espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime e ha augurato una pronta guarigione a tutti i feriti: “I nostri pensieri sono rivolti alla popolazione della Turchia e della Siria”. Condoglianze che il ministro degli Esteri Ignazio Cassis ha trasmesso direttamente al suo omologo Mevlüt Çavuşoğlu ad Ankara. La Svizzera, ha informato il politico ticinese sul noto social media, “è al fianco della Turchia e offre aiuto umanitario”.
Intanto il suo dipartimento (DFAE) ha comunicato che al momento “non dispone di informazioni su possibili vittime svizzere e ha invitato gli espatriati sul posto di seguire le istruzioni delle autorità.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) prevede l’invio di un’ottantina di specialisti in Turchia. La mobilitazione è in corso e la partenza verso le zone colpite è prevista per lunedì sera. Dal canto suo, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) sta studiando la possibilità di offrire aiuto anche alla Siria, attraverso i suoi uffici nella regione.
- Nell’articolo di tvsvizzera.it la notizia del sisma in Medio Oriente e le reazioni di Berna.
- Sulla diretta di rsi.chCollegamento esterno l’aggiornamento continuo delle notizie sul terremoto.
- Sulla politica adottata da Berna in caso di catastrofi naturali all’estero l’approfondimento della collega Helen James.

Il controverso patriarca di Mosca Kirill avrebbe svolto attività in Svizzera per conto del Kgb: la notizia clamorosa, riportata da media elvetici, proviene da documenti declassificati della polizia federale.
Negli anni ’70 Kirill, al secolo, Vladimir Michailovič Gundjaev, viveva a Ginevra dove, secondo questa tesi, rappresentava il patriarca russo nel Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) allo scopo di influenzarne l’attività per conto dei servizi segreti sovietici.
A detta delle testate Matin Dimanche e SonntagsZeitung, Mosca intendeva spingere l’organizzazione ecumenica a denunciare le politiche degli Stati Uniti e dei loro alleati e a censurare le critiche all’assenza della libertà religiosa nell’Unione Sovietica.
Sulla vicenda la Chiesa ortodossa russa non ha voluto esprimere commenti mentre il Consiglio ecumenico delle chiese ha fatto sapere di non essere a conoscenza dei fatti riportati.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it.
- Ne riferisce anche il sito della radiotelevisione svizzera RSICollegamento esterno.
- Sulla discussa figura del patriarca di Mosca Kirill il ritratto di rsi.chCollegamento esterno.

Berna sfida l’irritazione di Pechino: cinque parlamentari sono volati a Taiwan per incontrare i dirigenti dell’isola rivendicata dalla Cina.
La visita dei deputati (due socialisti, due verdi e un udc) appartenenti al gruppo Svizzera-Taiwan, avviene a titolo privato. Non si tratta infatti di una delegazione ufficiale ma i colloqui con esponenti locali sono ai più alti livelli.
I parlamentari svizzeri, ha riferito il portavoce del gruppo Fabian Molina, sono stati ricevuti dalla presidente di Taiwan Tsai Ing-wen con la quale è stata ribadita l’importanza di valori della libertà e della democrazia. Nei prossimi giorni sono previsti incontri con il presidente dell’assemblea, con due ministri del governo locale e con la comunità degli svizzeri e delle svizzere nel Paese.
Da parte sua Pechino ha sempre espresso irritazione per incontri di questo tipo che legittimano i rappresentanti le autorità di Taiwan, arrivando a minacciare l’uso delle armi contro Taipei. Berna, che ha intensi rapporti commerciali con l’isola, ufficialmente non riconosce l’indipendenza del piccolo Stato asiatico e concorda con la tesi di una sola Cina promossa da Pechino. Ma le sorprese sono dietro l’angolo…
- La visita della delegazione elvetica a Taiwan in un articolo di rsi.chCollegamento esterno.
- Sulle relazioni particolari tra Berna e Taipei il contributo del collega Giannis Mavris.
- La posizione ufficiale della SvizzeraCollegamento esterno descritta sul sito del Dipartimento federale degli esteri (DFAE).

L’influenza dell’aviaria ha fatto la sua ricomparsa dallo scorso novembre anche in Svizzera e sebbene non vi siano al momento rischi per l’uomo le autorità stanno monitorando con attenzione l’evoluzione della situazione.
Negli scorsi giorni il virus H5N1 è stato diagnosticato in due uccelli selvatici nel Canton Zurigo e, viste le ondate migratorie, il timore è che l’agente patogeno si diffonda negli allevamenti di pollame ma anche di mammiferi. Ultimo, in ordine di tempo, è il caso di un’azienda a Trüllikon (Zurigo) dove è stato rilevato in cinque cigni neri.
La Confederazione intanto ha deciso di estendere fino al 15 di marzo le misure di protezione, introdotte alla fine di novembre dopo la scoperta di un caso in un allevamento di Winterthur (divieto di mercati ed esposizioni di pollame, obbligo di aree protette per uccelli da cortile).
Per impedire la diffusione dell’epizoozia, le autorità cantonali di Zurigo, Sciaffusa e Turgovia hanno emanato misure supplementari che vanno oltre quelle di protezione già in vigore. L’Ufficio veterinario di Zurigo ha posto sotto sequestro l’azienda colpita e ha abbattuto i pochi animali rimasti a rischio di contagio.
- Su ticinonline.chCollegamento esterno viene riportata la notizia degli ultimi contagi.
- Sul ritorno dell’aviaria in Svizzera in novembre l’articolo di rsi.chCollegamento esterno.
- Il comunicatoCollegamento esterno delle autorità federali sull’ultimo caso.
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