Oggi in Svizzera

La Confederazione, che si era candidata nel 2011, è stata eletta dall’Assemblea generale lo scorso 9 giugno, uguagliando il primato di suffragi (187 voti su 190) per una nazione del gruppo dei “Paesi dell’Europa occidentale e altri Stati”. Ma già da ottobre è stata associata ai lavori dell’organismo come osservatrice (da oggi formalmente potrà anche votare).

Questo incarico, sommato alla recente adesione di Berna alle sanzioni UE contro Mosca, è però destinato a fomentare ulteriori polemiche all’interno del paese dove gli esponenti della destra (in particolare UDC) hanno ribadito la loro opposizione per le possibili conflittualità che potrebbero sorgere con il principio della neutralità elvetica riconosciuto a livello internazionale.

In proposito c’è chi ha osservato come in realtà il governo svizzero sarà chiamato a intervenire direttamente in seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu, sentiti i presidenti delle commissioni parlamentari competenti, solo in casi eccezionali, vale a dire quando devono essere imposte nuove sanzioni a un Paese, evento che si verifica non più di due o tre volte all’anno.

• Le opportunità offerte dall’ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza nell’approfondimento della collega Julia Crawford.
• Sul tema della neutralità elvetica il contributo della collega Sibilla Bondolfi.
• La notaCollegamento esterno del Dipartimento federale degli affari esteri sul ruolo della Confederazione a New York. 

In proposito l’autore russo menziona l’adesione occidentale a importanti manifestazioni sportive internazionali svoltesi nell’ultimo decennio in Russia.

In occasione delle Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi e dei Mondiali di calcio del 2018, osserva lo scrittore residente nella Confederazione, la partecipazione della Svizzera e degli altri Paesi occidentali ha fatto ritenere a Putin di poter contare sul loro consenso tacito all’occupazione della Crimea e, più recentemente, all’invasione dell’Ucraina.  

Ma gli errori di Berna, continua l’autore russo, risalgono addirittura agli anni ’90 quando la Confederazione, insieme agli altri Stati occidentali, avrebbe dovuto “aiutare la giovane democrazia russa a rimettersi in piedi” e ha invece sostenuto “una nuova dittatura criminale” ed ha accettato “con grande piacere denaro sporco”.

• Sui presunti errori svizzeri citati da Mikhail Shishkin il servizio di rsi.chCollegamento esterno.
• Ne parla anche blue NewsCollegamento esterno.
• Una recente intervista allo scrittore russo, che spiega la sua posizione nei confronti del Cremlino, pubblicata sul quotidiano italiano ManifestoCollegamento esterno.

Tra di esse è sicuramente da annoverare la maggiore libertà per i testatori e le testatrici che hanno meno vincoli nel disporre del loro patrimonio ereditario. In tema di adozione sono previste due settimane di congedo per i neo genitori di figli e figlie adottive di età inferiore ai 4 anni.

In ambito sanitario c’è poi da registrare che i test Covid sono ora a pagamento: le assicurazioni sanitarie coprono i costi solo in casi particolari.

La normativa europea sui droni viene ora applicata anche nella Confederazione: questo significa che i possessori di questi apparecchi devono rispettare le specifiche disposizioni sull’altezza dei voli, sul carico massimo e altre restrizioni sul traffico aereo.

• Il servizio completo apparso oggi su swissinfo.ch sulle nuove norme entrate in vigore nel 2023.
• Un articolo analogo è stato pubblicato su blue NewsCollegamento esterno.
• Le regole UE sull’operatività dei droni nell’articolo di swissinfo.ch.

In una conferenza stampa a Berna l’Unione Svizzera dei contadini (USC) ha specificato che la proposta, lanciata nel marzo 2019 e su cui saranno chiamati gli elettori e le elettrici ad esprimersi, non consente di lavorare in modo redditizio ed è quindi preferibile il testo alternativo (controprogetto indiretto) che sarà anch’esso sottoposto al giudizio delle urne.

L’iniziativa popolare “Contro la cementificazione del nostro paesaggio” promossa dalle associazioni ambientaliste, intende porre vincoli stringenti alla cementificazione delle superfici naturali e dei terreni coltivati all’esterno delle zone edificabili, attribuendo ai Cantoni la responsabilità diretta della protezione della natura e del paesaggio.

In proposito i contadini condividono l’esigenza di un uso parsimonioso dei terreni agricoli ma questo non deve pregiudicare la costruzione e la ristrutturazione di nuovi edifici legati all’attività primaria (stalle, serre, rifugi, magazzini, infrastrutture destinate all’energia o alla vendita diretta).

• La presa di posizione dei contadini svizzeri riferita da tio.chCollegamento esterno.
• L’agenzia di stampa riportata anche da blue NewsCollegamento esterno.
• Le coordinateCollegamento esterno dell’Iniziativa paesaggio e il sitoCollegamento esterno dei suoi promotori.