Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
Il mondo si divide in due categorie: chi ama gli zoo e chi li odia. Solitamente, però, la nascita di cuccioli di animali – rari o meno che siano – fa emozionare entrambe le categorie. Se poi circolano le foto dei neonati, si intenerisce anche il più duro dei cuori. E non sono un’eccezione i tre cuccioli di leopardo delle nevi nati lo scorso 9 maggio allo zoo di Basilea, visibili oggi dai visitatori.
Il lieto evento, oltre ad attirare sicuramente numerosi visitatori, è una buona notizia per il programma europeo per il mantenimento della specie: i piccoli Tamani, Taruna e Tarim sono nati dall’unione della mamma Rangi (arrivata cinque anni fa da uno zoo francese proprio allo scopo di riprodursi) e del papà Mekong, nato a Basilea.
Ora però passiamo alle notizie più “serie” della giornata. Buona lettura!
La sfera privata e la sicurezza delle cittadine e dei cittadini vengono considerate con sempre maggiore indifferenza in Svizzera. È quanto emerge dal rapporto annuale dell’incaricato federale dei dati e della trasparenza .
Secondo il rapporto annuale di Mister Dati, ad essere problematiche sono soprattutto le piattaforme digitali sulla salute come quella sulle vaccinazioni gestita dalla Fondazione “mievaccinazioni”.
“Abbiamo avuto nell’ambito delle vaccinazioni un caso grave che ha riguardato 300’000 dati di cittadini. È davvero un peccato che non sia stato fatto un test prima di attivare la piattaforma digitale, perché si sarebbe potuto vedere con facilità che i dati non erano protetti a sufficienza”, ha spiegato Adrian Lobsiger.
Un aumento di queste lacune richiede sempre più interventi e controlli e si rende ora necessaria l’assunzione di personale aggiuntivo. “La digitalizzazione procede velocemente e, confrontati anche con la nuova legge sulla protezione dei dati, dobbiamo considerare le esigenze dei cittadini. È chiaro che in questo settore avremmo bisogno di più personale”.
- La notiziaCollegamento esterno riportata da RSI News
- Il rapportoCollegamento esterno di Mister Dati
La conferenza sull’Ucraina che si terrà il 4 e 5 luglio a Lugano ha portato le autorità a decidere di prendere importanti misure di sicurezza vista la presenza nel canton Ticino di numerose personalità politiche.
Esercito, polizia, Ufficio delle dogane, Protezione civile e ditte private di sicurezza saranno impegnate a “garantire il regolare svolgimento dell’incontro internazionale, ridurre al minimo l’impatto sulla popolazione e i turisti nonché assicurare e mantenere i servizi di sicurezza a beneficio della cittadinanza”, scrive il Canton Ticino sul suo sito.
Tra le misure più importanti, la chiusura dello spazio aereoCollegamento esterno cantonale per un raggio di 15 chilometri dal centro di Lugano. Nella no-fly zone è compreso anche parte del territorio italiano. La misura riguarda droni o minidroni. Nessun velivolo potrà volare sotto i 5’950 metri di altitudine. Limitazioni saranno applicate anche alla navigazioneCollegamento esterno, alla circolazione stradaleCollegamento esterno e diverse aree del centro cittàCollegamento esterno saranno completamente chiuse o soggette a controlli di accesso.
La presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’Ukraine Recovery Conference 2022 (URC) non è ancora stata confermata, mentre è sicura quella della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen. Nelle scorse settimane il vice-caporedattore della Revue militaire suisse, l’organo di stampa della Società svizzera degli ufficiali, Julien Grand ha affermato che spie russe sarebbero già presenti in territorio luganese e che queste potrebbero provocare un incidente.
- Le misure prese a Lugano su TVS tvsvizzera.it
- Il programma della conferenza in questo articolo del Corriere del TicinoCollegamento esterno del 20 giugno
- Il comunicatoCollegamento esterno del Canton Ticino
Gli oppioidi sono sempre più consumati in Svizzera: lo dimostra lo studio di un gruppo di ricercatori e ricercatrici del Politecnico federale di Zurigo, guidato da Andrea Burden. Il team, che ha pubblicato le sue conslusioni sulla rivista “The Lancet Regional Health – Europe”, ha osservato un’evoluzione in questo senso negli ultimi 20 anni.
Il numero di chiamate a Tox Info è triplicato, e sono cresciuti anche i casi di avvelenamento da oppioidi e la vendita di farmaci analgesici che li contengono. Un’evoluzione, quella elvetica, che segue più o meno quanto già osservato in Danimarca e nei Paesi Bassi. Il boom, a livello mondiale, però, è stato negli Stati Uniti, dove la crisi degli oppioidi imperversa: nel 2021 vi sono morte per overdose 108’000 persone (+17% rispetto al 2020).
Non esistono dati concreti per la Confederazione e per questo motivo quella del team di Burden è una stima che si basa sul numero di chiamate al centro informazioni sugli avvelenamenti Tox Info Suisse tra il 2000 e il 2019 e le cifre di vendita dei farmaci a base di queste sostanze.
I risultati parlano chiaro: il numero di chiamate è aumentato del 177% e le vendite di medicinali – ossicodone in particolare – sono cresciute del 91%. La situazione, secondo ricercatori e ricercatrici, non è allarmante quanto negli USA, ma va tenuta d’occhio.
- La notiziaCollegamento esterno riportata da laregione.ch
- La pagina dell’Ufficio federale della sanità pubblica dedicata agli oppioidi
- Dall’archivio di TV tvsvizzera.it: la carenza di farmaci (oppioidi in particolare) in Svizzera
Sono state 140 le segnalazioni di potenziali violazioni dell’etica dello sport giunte dall’inizio dell’anno a Swiss Sport Integrity. Questo numero ha sorpreso gli addetti ai lavori: il direttore della fondazione svizzera per l’integrità sportiva Ernst König ha dichiarato ai microfoni dell’emittente svizzero-tedesca SRF che se ne aspettava uno o due a settimana, non (quasi) uno al giorno.
Il numero elevato dimostra la necessità di un organismo indipendente che non sia affiliato alle organizzazioni sportive: le 140 segnalazioni ricevute, spiega König, “sono la prova della fiducia che gli atleti svizzeri ripongono in questa nuova istituzione”, creata a inizio 2022.
La necessità di un centro di questo tipo – che, attraverso la sua piattaforma online invita chiunque a segnalare possibili violazioni, irregolarità o abusi, anche in forma anonima – era emersa nel 2020 in seguito alle rivelazioni sui metodi di allenamento delle giovani ginnaste a Macolin (umiliazioni e abusi psicologici).
Nel caso in cui le sospette irregolarità vengono confermate, l’organismo avvia indagini e redige un rapporto che presenta alla camera disciplinare dello sport. Se esiste un pericolo immediato, aggiunge König, Swiss Sport Integrity ha “la possibilità di adottare misure cautelari, escludendo per esempio un allenatore per un determinato periodo di tempo per evitare che possa danneggiare altri individui”.
- La notiziaCollegamento esterno riportata da RSI News
- La piattaformaCollegamento esterno di Swiss Sport Integrity per segnalare le irregolarità
- Dagli archivi di SWi Swissinfo.ch: “Abusi nello sport, le atlete vanno protette”
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