La televisione svizzera per l’Italia
La città di Zurigo vista dall alto di notte.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

sebbene qui a Lugano continui  a splendere il sole, le notti in Svizzera sono insolitamente fredde. A confermarlo MeteoSvizzera: a livello di temperature notturne, stiamo vivendo un autunno di altri tempi.

Con dati alla mano, MeteoSvizzera mostra come la frequenza di notti con gelo al suolo, ovvero con temperature sotto zero, sono in netto aumento rispetto agli scorsi anni.

Rimpiango la mia vecchia casa con il camino. Se voi ce l'avete, accucciatevi e leggete con calma il nostro bollettino quotidiano.

Primo piano di Ignazio Cassis.
Keystone / Toms Kalnins

Secondo Ignazio Cassis, responsabile della politica estera elvetica, la Confederazione deve chiarire con calma le sue priorità nei confronti dell’Unione europea.

Nonostante questa pausa di riflessione, Cassis chiarisce che Berna sta lavorando per stabilire un nuovo dialogo con Bruxelles andato perso dopo che la Confederazione ha interrotto i negoziati per un accordo quadro istituzionale con l’Ue.

Inutile continuare a testa bassa, ”dobbiamo prima identificare cosa vogliamo e quale prezzo siamo disposti a pagare”. Ciò di cui la Svizzera non ha bisogno sono decisioni affrettate, ha aggiunto Ignazio Cassis sulle colonne del quotidiano zurighese Nzz.

Per il ‘ministro’ degli esteri “la Svizzera deve dire chiaramente fin dall’inizio all’UE cosa vuole e cosa no e deve essere pronta a pagare un prezzo per questo”. Ora però si deve porre fine alla spirale negativa. Per questo, conclude Cassis, “sblocchiamo il miliardo per la coesione e non limitiamo l’immigrazione dalla Croazia”.

La città di Zurigo vista dall alto di notte.
Keystone / Gaetan Bally

Sempre più internazionale, sempre più innovativa, Zurigo è una città con lo sguardo rivolto verso il futuro che sfrutta il prestigio del Politecnico federale.

Zurigo è sempre più grande, è sempre più metropoli. Il suo spazio economico è diventato uno dei principali poli di innovazione e di tecnologia in Europa. I leader della tecnologia, i cosiddetti Big Tech – basti pensare a Google, Apple, Facebook, Microsoft, Huawei – vi hanno aperto la propria sede di ricerca e di sviluppo.

Il mix di start-up innovative, piccole e medie imprese, grandi aziende internazionali, ottime università è la sua chiave del successo. Il Politecnico trae vantaggio dalla crescita della città e dall’arrivo di aziende come Google o Facebook. E diventa sempre più attrattiva per studenti e ricercatori di tutto il mondo.

I benefici per la città vanno oltre l’arrivo delle grandi aziende tecnologiche. La città sta diventando più dinamica, più diversificata, più internazionale. È proprio l’insieme di una realtà lavorativa all’avanguardia unita con una qualità di vita superiore che ha reso possibile questo suo sviluppo cosmopolita.

Ombre che mostrano un uomo che picchia una donna.
Keystone / Maurizio Gambarini

Violenza contro le donne, un sondaggio mostra come metà delle donne tra i 26 e i 45 anni ha subito violenza all’interno della coppia.

Secondo un sondaggio condotto su incarico dell’organizzazione mantello Case delle Donne, metà delle donne intervistate tra i 26 e i 45 anni ha dichiarato di aver subito violenze all’interno della relazione. Nel complesso si parla invece di una donna su tre.

Ma in quali casi un litigio viene considerato come violenza domestica? La maggior parte degli interpellati ritiene accettabili urla, porte sbattute e critiche nei confronti dell’altra persona, ma sono considerati inaccettabili minacce, rinchiudere la partner, schiaffeggiarla o picchiarla.

Come ricorda Lena John della Casa delle donne, ci vuole tolleranza zero. Occorre però anche una maggiore sensibilizzazione che deve iniziare nelle scuole. La violenza domestica risulta infatti ancora essere un argomento tabù: per il 54% degli interpellati “quello che succede a casa è una questione privata”.

Un termostato montato su un calorifero.
© Keystone / Christian Beutler

La crisi energetica porterà quest’inverno un aumento relativo dei costi del riscaldamento. Ma in futuro le bollette potrebbe essere più salate.

Lo abbiamo notato tutti facendo un pieno di benzina: il prezzo del carburante è decisamente salito. I motivi dell’aumento dell’energia sono molteplici: l’aumento della domanda dopo il lockdown, i Paesi produttori di petrolio e gas che non riescono ad aumentare l’offerta, le scorte insufficienti di idrocarburi.

Così i prezzi dell’energia per le famiglie rischiano di aumentare del 30% in Italia, del 28% in Spagna e del 20% in Grecia. Finora l’effetto sulle famiglie svizzere è stato modesto. L’anno prossimo le economie domestiche di media grandezza potrebbero subire un aumento medio delle bollette elettriche del 3%.

Questo dipende dal modo in cui la Svizzera produce energia: il nucleare e l’idroelettrico. Ma non viviamo su un’isola: la sua sicurezza energetica dipende dai progressi nell’integrazione con il mercato elettrico dell’Ue: Bruxelles vuole che la Svizzera liberalizzi ulteriormente il suo mercato per renderlo compatibile con l’Ue. 

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