Oggi in Svizzera
Care espatriate e cari espatriati,
non conosco la situazione dalle vostre parti ma nella Confederazione i lavori domestici continuano ad essere essenzialmente una prerogativa femminile, o almeno così sembra dall'indagine diffusa oggi dall'Ufficio federale di statistica e di cui rendiamo conto sotto.
I motivi per essere ottimisti però, a ben guardare, non mancano: i maschietti si stanno dando da fare più di prima e ogni anno si prodigano 20 minuti in più alla settimana tra fornelli, lavatrici e scope. La sfida è lanciata…
Buona lettura delle nostre news da Berna e dintorni
Le incombenze domestiche e familiari continuano ad essere in Svizzera appannaggio delle donne ma il contributo dell’altro sesso in questo ambito è indiscutibilmente aumentato negli anni.
Lo dice uno studio condotto dall’Ufficio federale di statistica (Ust) secondo il quale nel 2020 le rappresentanti del gentil sesso hanno svolto il 50 per cento di lavori casalinghi in più degli uomini, ma questi ultimi sono passati da 16,2 a 19,1 ore alla settimana dedicate a queste attività (nello stesso periodo il tempo speso dalle donne è aumentato da 27,9 a 28,7 ore).
Agli uomini sembrano piacere in particolare i lavori artigianali (1,6 ore settimanali contro 1,0 delle donne), amministrativi (1,4 ore contro 1,3) e lo shopping (1,9 contro 2,1). Invece le donne continuano ad occuparsi in modo sostanziale delle pulizie di casa (4,5 ore contro 2,1 dei maschi) e dei panni sporchi (2,0 ore contro 0,6).
In totale nelle coppie con almeno un figlio al di sotto dei 15 anni, le madri hanno lavorato mediamente 69,7 ore alla settimana, di cui 52,3 ore per mansioni domestiche, 16,1 ore per il lavoro remunerato e 1,3 ore per attività di volontariato. Mentre i padri nella stessa situazione familiare hanno lavorato 68,1 ore alla settimana, di cui 35,4 erano dedicate a impieghi remunerati, 31,7 ai lavori domestici e 1,0 al volontariato.
- Sui dati salienti dell’inchiesta il servizio multimediale di tvsvizzera.it
- I dati sul lavoro non retribuito diffusi dall’Ufficio federale di statistica (Ust)Collegamento esterno
- La strategiaCollegamento esterno adottata dalla Confederazione in tema di parità di genere
Non appena le frontiere tedesche si sono riaperte è ripreso l’esodo degli svizzeri verso i negozi al di là del Reno. La notizia proviene dall’autorevole Neue Zürcher Zeitung che ha analizzato il traffico delle carte di credito elvetiche nella giornata di sabato.
Giovedì scorso la regione del Baden-Württemberg ha infatti consentito l’ingresso degli stranieri per un massimo di 24 ore (senza l’obbligo di quarantena e tampone) e a quanto sembra numerosi centri commerciali sono stati presi d’assalto nel fine settimana.
Nonostante le restrizioni ancora vigenti in Germania i turisti della spesa confederati si sono indirizzati prevalentemente verso supermercati, farmacie e drogherie.
La grande distribuzione svizzera, che ha potuto approfittare per molti mesi della chiusura dei confini, ritiene comunque che i consumatori abbiano potuto apprezzare durante la pandemia le qualità del ramo commerciale interno e guardano con fiducia al futuro del settore.
- Svizzeri di nuovo in massa in Germania, secondo quanto riferisce swissinfo.ch
- Venerdì scorso la notiziaCollegamento esterno della riapertura del Baden-Württemberg ai consumatori elvetici è stata riportata da laregione.ch
- La presa di posizione dei commercianti svizzeriCollegamento esterno sul turismo degli acquisti (in francese)
L’industria metalmeccanica ed elettrotecnica (Swissmem) sta vivendo un momento positivo in Svizzera e nei prossimi mesi il settore potrebbe tornare alle cifre pre-crisi, ma restano incognite sui futuri margini di redditività.
Nel primo trimestre dell’anno gli ordinativi sono aumentati del 4,8% e le esportazioni del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre il fatturato si è contratto dello 0,5% a causa nell’evoluzione meno favorevole del mercato interno.
Un’inchiesta promossa tra gli associati evidenzia che la maggioranza degli imprenditori (57%) si attende una crescita delle esportazioni nei prossimi 12 mesi, in particolare verso Germania, Cina e Stati Uniti.
Per molti di loro (55%) però resta insoddisfacente l’andamento degli utili e per questo motivo viene valutata positivamente la proposta di soppressione dei dazi doganali per l’industria attualmente all’esame delle Camere federali.
- Lo studio condotto da Swissmem sull’andamento degli affari nel primo trimestre riferito da swissinfo.ch
- Il comunicatoCollegamento esterno dell’associazione dell’industria metalmeccanica ed elettrotecnica (Swissmem)
- La proposta di abolizione dei dazi doganaliCollegamento esterno per l’industria avanzata dal Consiglio federale
Le due iniziative che mirano a ridurre l’uso dei pesticidi in votazione il prossimo 13 giugno stanno alimentando tensioni inedite nelle campagne elvetiche. La significativa testimonianza di un agricoltore e l’analisi dei commentatori nel servizio odierno di swissinfo.ch.
Insulti sui social, minacce di morte e atti di vandalismo si stanno ripetendo in queste settimane e lo stesso presidente della Confederazione Guy Parmelin ha dovuto intervenire per invitare alla calma i militanti dei fronti opposti.
Secondo alcuni politologi ciò è dovuto in particolare al fatto che i due oggetti coinvolgono un settore, quello agricolo, che sta vivendo una situazione critica dal profilo economico-sociale e le possibili ulteriori limitazioni sui pesticidi costituiscono la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Alla fine però il voto di popolo e cantoni, che inevitabilmente ripropone il mai sopito conflitto città-campagna, dovrebbe portare al rigetto delle due proposte, secondo quanto indicano gli ultimi sondaggi e dopo, verosimilmente, le polemiche dovrebbero essere archiviate.
- Il servizio sul clima pesante nelle campagne elvetiche su swissinfo.ch
- I cinque oggetti in votazione il 13 giugno presentati da swissinfo.ch
- Le spiegazioni sull’iniziativa “Per una Svizzera senza pesticidi sinteticiCollegamento esterno” e su quella “Per acqua pulita e cibo sanoCollegamento esterno” sul sito della Confederazione
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