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aerei swiss

Oggi in Svizzera

Cari lettori,

mentre pensiamo già alla prossima estate, con la speranza che nelle prossime vacanze tutto questo sia finito, ci vediamo librare nel cielo verso lidi agognati.

Intanto però le compagnie che ci dovranno trasportare attraversano un periodo nero, come indica la cronaca di oggi riguardo alla nostra amata Swiss.

Se vorrete stare ancora due minuti con noi ve lo raccontiamo,

buona lettura

aerei swiss
Keystone / Ennio Leanza

Conti in profondo rosso per la Swiss: nel 2020 la perdita della compagnia aerea è stata di 654 milioni.

Sono impietose le cifre dell’esercizio passato, pesantemente condizionato dalle restrizioni agli spostamenti imposti dalla pandemia, per l’aerolinea elvetica controllata da Lufthansa. Il fatturato è infatti sceso del 65,2% a 1,85 miliardi di franchi e l’utile operativo di 654 milioni.

Ma soprattutto è la flessione dei passeggeri (-74,5%) a simboleggiare in modo efficace il momento particolare attraversato dalla compagnia svizzera. In proposito il ceo Diete Vranckx ha ipotizzato “ulteriori misure“, oltre al taglio di mille impieghi già annunciato, per circoscrivere i buchi di bilancio, tra i quali il ridimensionamento della flotta.

Alle difficoltà dei vettori si sommano quelle degli scali regionali: è sempre di oggi la notizia che la FlyBair, la compagnia virtuale nata la scorsa estate per iniziativa della società di gestione dell’aeroporto di Berna dopo il fallimento della Skyworks, ha deciso di sospendere tutti i voli per quest’anno. Se ne riparlerà nel 2022.


Berset alla tivù
Keystone / Jean-christophe Bott

Sulla pandemia gli svizzeri stanno con il Consiglio federale. Lo dice un’indagine condotta dal politologo Michael Hermann.

Nonostante le critiche che in queste settimane sono piovute sull’operato di Berna, il governo federale è in perfetta sintonia con gli umori della popolazione. Sulla base di ricerche condotte per la Radiotelevisione Srf Michael Hermann rileva che i cittadini sostengono le misure adottate contro il Covid-19 e in alcuni frangenti ne avrebbero decise anche di più restrittive.

Per il direttore dell’istituto Sotomo la proposta avanzata dai settori economici e dalla Camera bassa di riaprire il 22 marzo bar, ristoranti e altre attività ricreative non è condivisa dalla maggioranza degli svizzeri.

Gli studi dimostrano anche, ha aggiunto sempre il politologo, che gli abitanti della Confederazione sono molto informati sui provvedimenti in vigore per prevenire e contenere il diffondersi del coronavirus.

Sul sito online del Corriere del TicinoCollegamento esterno la notizia dell’opinione degli svizzeri in tema di pandemia.

  • La presa di posizione del Consiglio nazionale in un articolo di tvsvizzera.it.
  • La situazione aggiornata sul Covid-19 in Svizzera da swissinfo.c.
Ragazzi disabili
Didier Ruef

Lo scorso novembre 2020 gli abitanti del cantone Ginevra hanno accordato alle urne, con il 75% dei suffragi favorevoli, il diritto di voto ai disabili mentali.


Per Sébastien Martone, 25enne affetto da autismo che da giorni si ferma davanti ai manifesti elettorali e annota nella mente i nomi dei candidati, si tratta di una piacevole sfida, come racconta il servizio di swissinfo.ch.

Aiutato dai familiari a sbrogliarsela tra schede e buste elettorali, il neo elettore si rallegra di poter partecipare allo scrutinio comunale e cantonale del 7 marzo: “Sono come tutti gli altri”, commenta con una certa emozione il giovane, nonostante il quesito scritto sul materiale di voto gli risulti ostico.   

Per il momento solo il cantone romando riconosce questa prerogativa alle persone sottoposte a curatela e incapaci di discernimento, nonostante il diritto internazionale riconosca espressamente i loro diritti politici.

Prodotti sequestrati in dogana
Keystone/patrick Huerlimann

Esplosione dei sequestri di marchi contraffatti e di droga alle dogane, secondo quanto emerge dal bilancio 2020 dell’AFD.


Spinte dall’incremento del commercio online e dal divieto del turismo degli acquisti durante la pandemia si sono impennate del 50% le confische – 4’433 casi – di orologi, gioielli, borse e altri prodotti di moda taroccati effettuate l’anno scorso dal personale dell’amministrazione federale delle dogane.

In aumento anche le quantità di sostanze stupefacenti scoperte alle frontiere: i sequestri di eroina sono passati da 20 a 55 kg, quelli di cocaina da 124 a 162 kg. Le restrizioni all’entrata nel Paese hanno invece contribuito al calo dei passaporti falsi (da 292 a 142) e dei farmaci e prodotti dopanti (da 9’012 a 7’486) intercettati.

Nell’anno caratterizzato dalla chiusura di 130 valichi e dal ripristino dei controlli sistematici alle frontiere, a causa della pandemia, le entrate dell’Amministrazione delle dogane sono scese da 23 a 21,8 miliardi di franchi, in conseguenza soprattutto dall’Iva incassata sulle minori importazioni.

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