
Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori
qui a Lugano, da dove vi scrivo, una calda aria primaverile ci invita a uscire dalla redazione e approfittare del bel tempo. E a questo proposito non sarà un caso che nell'anno della pandemia, oltre 30'000 nostri concittadini hanno ottenuto la patente di guida per la moto. Ben il 27% in più rispetto all'anno precedente.
A titolo di pura curiosità, al 31 dicembre 2020, in Svizzera erano precisamente 4'204'665 le persone che possedevano una patente per moto e 6'055'570 una licenza di condurre per auto.
Speriamo abbiate apprezzato la nostra precisione nel darvi questi dati! Buona lettura e vi do appuntamento a domani.

I media elvetici hanno ottenuto aiuti per 150 milioni di franchi. Un sostegno dalla durata limitata di 5 anni.
I consiglieri nazionali hanno riconosciuto che i media devono far fronte a cambiamenti strutturali, con in particolare un dimezzamento degli introiti pubblicitari: gli aiuti devono permettere di attraversare questo periodo evitando un impoverimento dell’offerta.
Questi aiuti non hanno nulla a che vedere con la pandemia. 40 milioni di franchi vanno per sostenere la distribuzione regolare e mattutina dei quotidiani e dei settimanali in abbonamento. Altri 30 milioni sono destinati alla stampa associativa e delle fondazioni.
La novità sta per contro nell’aiuto di 30 milioni per i media elettronici. I parlamentari si sono pronunciati anche per maggiori restrizioni nei confronti della SSR. Questo con un articolo di legge che limita la pubblicazione di testi sui suoi siti online.
- La notizia sul portale della RSICollegamento esterno.
- L’articolo della Regione TicinoCollegamento esterno.
- Pandemia, nessun aiuto per la stampa. Su tvsvizzera.it.

Gli affitti in Svizzera aumentano costantemente da oltre un anno a questa parte. Fa però eccezione il Ticino.
Il portale Homegate conferma anche a febbraio la tendenza rilevata già in gennaio e nell’intero 2020 in materia di affitti: aumentano in Svizzera, ma non in Ticino. Toccata soprattutto Lugano.
A livello nazionale gli affitti degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati sono saliti di quasi l’1% rispetto allo stesso mese del 2020. In Ticino c’è invece stata una contrazione su base annua dell’1,15%.
Negli ultimi 5 anni la curva dell’evoluzione degli affitti calcolati da Homegate appare stabile a livello nazionale, mentre scende in Ticino. Nei 6 anni precedenti i dati a sud delle Alpi seguivano lo stesso trend di quelli del resto del paese.
- La notizia è stata ripresa dalla Regione TicinoCollegamento esterno.
- I dati dello scorso mese sul Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- L’articolo su blue NewsCollegamento esterno.
- Lo studio di homegateCollegamento esterno.

Una giornata quasi normale: la riapertura dei negozi non ha scatenato la corsa sfrenata allo shopping.
Come vi abbiamo riferito ieri, i commerci che vendono beni non di prima necessità hanno potuto riaprire i battenti. Dopo sei settimane di chiusura imposta dalle autorità a prevalere sono stati perlopiù calma, pazienza e rispetto delle misure sanitarie.
A differenza della caotica riapertura dal semi-confinamento dello scorso aprile, i negozi non sono stati presi d’assalto dai clienti. L’affluenza è comunque stata superiore rispetto a un normale inizio di settimana.
Solo in alcuni grandi centri commerciali della Svizzera tedesca e in diverse filiali Ikea si sono registrate lunghe code. Il commercio online, in crescita, ha probabilmente compensato la voglia e le necessità di acquisto dei clienti.
- La riapertura dei negozi, nel servizio della RSICollegamento esterno.
- Sulle reazioni dei grandi distributori, il servizio di tvsvizzera.it.
- La riapertura a Lugano nelle foto su blue News.Collegamento esterno
- La decisione di riaprire del Consiglio federaleCollegamento esterno.

Cioccolato amaro in Svizzera: la crisi pandemica e le conseguenti misure hanno abbattuto la sua produzione.
Il giro d’affari di uno dei simboli della Svizzera all’estero, il cioccolato, è crollato nel 2020. Il consumo pro-capite è infatti sceso sotto la soglia psicologica dei 10 chilogrammi: mai così poca dolcezza tra gli svizzeri da 40 anni a questa parte.
L’anno scorso la produzione di cioccolato è scesa del 10%, con una perdita di fatturato del 14,5% a 1,53 miliardi di franchi. Il calo, come motiva la Federazione dei fabbricanti ‘Chocosuisse’, è dovuto sia alla diminuzione del consumo interno sia al crollo delle esportazioni.
Il ramo export, che rappresenta ben il 70% del totale, ha infatti perso l’11,5% del volume per stabilirsi a 126’000 tonnellate. Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti restano i cinque principali mercati del cioccolato ‘Made in Swizerland’.
- Così ne parla la RSICollegamento esterno.
- L’articolo anche sul Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Reportage di swissinfo sulle coltivazioni di cacao.
- Il comunicato di ChocosuisseCollegamento esterno.

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