L’Italia perde interesse per il cioccolato svizzero, ma la Svizzera ne compra sempre di più dall’Italia

È questa la sorprendente fotografia del 2024 che risulta all'associazione Chocosuisse riguardo al commercio tra i due Paesi.
L’associazione ombrello dei produttori di cioccolato svizzeri Chocosuisse ha diffuso negli scorsi giorni i dati relativi al 2024 del mercato del dolce elvetico per eccellenza.
Ne risulta che, nel complesso, le vendite sono praticamente rimaste stabili al netto di un aumento del prezzo. Quest’ultimo è lievitato principalmente a causa dell’incremento del costo delle materie prime, cacao in primis. E la tendenza non sembra volersi arrestare nel 2025.
Guardando in particolare al commercio di cioccolato svizzero verso Italia, si nota come, a partire dal 2019, si verifichi una diminuzione delle esportazioni. Dopo che nel 2017 si sono sfiorate le 6 tonnellate di cioccolato rossocrociato venduto nel Belpaese, si è passati a poco più di 4 tonnellate nel 2024.
In confronto all’anno precedente, il volume di dolce svizzero acquistato dalla popolazione italiana è diminuito del 17% (nel 2023 era di quasi 5 tonnellate). Ma, considerando l’aumento dei prezzi, la spesa è rimasta pressoché la stessa: attorno ai 28 milioni di franchi.
C’è però anche un’altra tendenza in atto. Come ci conferma Chocosuisse, continua ad aumentare la quantità di cioccolato italiano importato nella Confederazione.
>>> Ne avevamo già parlato riguardo ai dato 2022 in questo articolo.
Nel 2024, per la prima volta, questi due valori sono diventati quasi equivalenti: la Svizzera ha cioè esportato 4’113’207 chilogrammi di cioccolato in Italia e ne ha allo stesso tempo importati 4’037’431 chili.
Nel caso dell’Italia, il prodotto ha subito un’oscillazione di prezzo molto minore rispetto alla Svizzera. Si nota quindi come sia proprio la quantità di soldi sborsati dalle svizzere e dagli svizzeri ad aumentare di anno in anno per procacciarsi il cioccolato italiano, quasi raddoppiando in un decennio (21,9 milioni nel 2015 contro i 37,5 nel 2024).
Un aumento ancor più significativo se si considera che il consumo pro capite nella Confederazione è anche diminuito in un anno del 2,4% a 10,6 chilogrammi.
Dati complessivi
Guardando alla situazione complessiva, l’anno scorso sono state smerciate in tutto quasi 210’000 tonnellate di cioccolato, lo 0,6% in più del 2023. Le esportazioni – che con il 72% del totale rappresentano la fetta di mercato più importante – sono risultate stagnanti con un +0,2% rispetto all’anno precedente.
Il grafico sottostante mostra la classifica dei primi dieci importatori di cioccolato svizzero e – cliccando sull’anno – si può vedere l’evoluzione rispetto agli anni precedenti.
Se si considera il giro d’affari, il quadro del mercato del cioccolato svizzero è, come si diceva all’inizio, in incremento segnando un +13,3% a 2,2 miliardi di franchi.
Il prezzo conta
Un’evoluzione che viene spiegata soprattutto con il prezzo del cacao, che è quasi quadruplicato nell’ultimo anno: alla fine del 2024 si attestava a 10’900 dollari per tonnellata (circa 9’125 franchi svizzeri), mentre in precedenza si era mantenuto a lungo tra i 2’000 e i 3’000 dollari (1’650-2’500 franchi).
L’associazione ombrello dei produttori di cioccolato precisa che le indagini svolte e i dati forniti concernono le aziende sodali, mentre le statistiche doganali tengono conto di tutte le aziende che operano in Svizzera. Fanno parte di Chocosuisse 16 aziende attive nel ramo, tra le quali la Alprose di Caslano e la Chocolat Stella di Giubiasco.

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